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Mangiare sempre in solitudine fa male al cuore

Soprattutto a quello delle donne in menopausa, già esposte a un maggiore rischio cardiovascolare a causa del calo degli estrogeni

Più invecchiano, più le donne soffrono di cuore. Sicuramente più degli uomini, in particolare a causa della diminuzione di alcuni ormoni che regolano la funzione vascolare. La menopausa – come spieghiamo in questo articolo dedicato al cuore femminile – comporta infatti la scomparsa dell’effetto protettivo esercitato durante l’età fertile dagli estrogeni con conseguente incremento della prevalenza di alcuni fattori di rischio. Oltre il 50% delle donne sviluppa ipertensione ed ipercolesterolemia, mentre più del 60% sono in sovrappeso o francamente obese. Con un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Donne in menopausa e pasti solitari

Molte ricerche si concentrano su questo tema. Un nuovo studio, pubblicato online su Menopause, la rivista della North American Menopause Society, suggerisce che se le donne tendono a mangiare in solitudine possono avere un rischio maggiore di malattie cardiache. I ricercatori hanno coinvolto quasi 600 over 65 in menopausa e hanno cercato di confrontare i comportamenti di salute e lo stato nutrizionale tra quelle che pasteggiavano da sole e quelle che mangiavano con altre persone per valutare l’incidenza di malattie cardiovascolari. Studi precedenti, avevano già sottolineato che mangiare in solitudine si associava a un’incidenza maggiore di obesità addominale e a valori pressori più alti.

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Mangiare in solitudine: le conseguenze sulla salute

Gli esperti hanno quindi rilevato che le donne anziane che affrontavano i pasti da sole avevano un‘assunzione di nutrienti inferiore. Più specificamente, è stato riscontrato che le donne anziane che mangiavano da sole assumevano meno energia, carboidrati, fibre alimentari, sodio e potassio rispetto a quelle che pranzavano e cenavano in compagnia. Dall’osservazione dei comportamenti, inoltre, si è notato che chi mangiava da sola tendeva a farlo più velocemente. E questo, se fatto di frequente, causa un aumento dell’indice di massa corporea, della circonferenza della vita, della pressione sanguigna e dei livelli di grassi.

Tutti fattori che di conseguenza incrementano il rischio di malattie cardiovascolari e di sindrome metabolica. Chi pasteggiava in solitudine aveva pure una probabilità 2,58 volte maggiore di soffrire di angina. Un dolore toracico causato dalla riduzione del flusso sanguigno al cuore e sintomo della malattia coronarica. Tutti questi risultati suggeriscono il valore dell’educazione alimentare e dello screening preventivo delle malattie cardiovascolari per le donne anziane che mangiano la maggior parte del tempo da sole.

L’importanza della socialità

«Questo studio mostra che le donne anziane che mangiano da sole hanno maggiori probabilità di avere malattie cardiache sintomatiche. Hanno anche maggiori probabilità di essere vedove e di avere un reddito più basso e un apporto nutritivo più scarso» ha affermato Stephanie Faubion, direttore medico del NAMS. «Dato che le donne vivono più a lungo degli uomini, trovare modi per le donne anziane che sono socialmente isolate di impegnarsi e creare legami sociali significativi può non solo migliorare la loro alimentazione ma anche il loro salute riducendo contemporaneamente i costi sanitari».

La solitudine è aumentata dopo il Covid

La solitudine durante i pasti (con relativi problemi di salute) è un fenomeno che si è iniziato a studiare soprattutto dopo la pandemia. Quando molte più persone, soprattutto anziane, a causa del distanziamento sociale e della paura del contagio hanno iniziato a passare tanto tempo da sole. Ma sono aumentate anche le famiglie unipersonali. E le applicazioni per i servizi di consegna di cibo a domicilio sono diventate più popolari, motivando ulteriormente le persone a mangiare da sole.

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