L’efficacia del vaccino HPV contro il cancro alla cervice dell’utero è confermata da un nuovo studio, questa volta britannica. Già una ricerca sempre inglese aveva certificato la capacità preventiva di questa vaccinazione nell’inibire lo sviluppo di cellule cancerose. +
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Lo studio inglese conferma l’efficacia del vaccino
I ricercatori hanno affermato che i casi in questa fascia di età, che sono comunque rari, sono scesi da circa 50 all’anno a soli cinque. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.
Prima si fa, meglio è
I ricercatori hanno scoperto anche riduzioni del numero di questo tipo di cancro del 62% nelle donne a cui è stata offerta la vaccinazione tra i 14 e i 16 anni. La percentuale scende al 34% nelle donne che sono state vaccinate tra i 16 e i 18 anni.
Gli esperti hanno esaminato i dati del programma di immunizzazione del papillomavirus umano (HPV) utilizzando il vaccino Cervarix, somministrato alle ragazze del servizio sanitario nazionale dal 2008 al settembre 2012. Per il programma viene ora utilizzato un vaccino diverso, Gardasil, somministrato a ragazze e ragazzi di 12 e 13 anni.
Quasi eliminate le formazioni precancerose nelle giovanissime
Il nuovo studio ha certificato che a giugno 2019 ci siano stati circa 450 casi in meno di cancro del collo dell’utero e 17.200 casi in meno di carcinoma della cervice uterina nelle persone vaccinate contro l’HPV in Inghilterra.
Lo studio ha riscontrato un calo del 97% delle alterazioni precancerose delle cellule nelle donne vaccinate di età compresa tra 12 e 13 anni. La percentuale scendeva al 75% nelle donne vaccinate di età compresa tra 14 e 16 anni e del 39% nelle donne vaccinate di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Senza la vaccinazione, gli esperti ritengono che le mutazioni precancerose avrebbero potuto interessare quasi 36.000 donne.
Il cancro alla cervice dell’utero potrebbe diventare un tumore raro
Il team di ricerca ha affermato che i risultati siano stati migliori del previsto. In questo modo il cancro cervicale potrebbe diventare una malattia rara grazie alla combinazione tra vaccini e lo screening.
“Sappiamo da molti anni che la vaccinazione HPV è molto efficace nel prevenire particolari ceppi del virus. Vedere però l’impatto del vaccino nella vita reale è stato davvero gratificante. Supponendo che la maggior parte delle persone continui a ricevere il vaccino HPV e a sottoporsi allo screening, il cancro cervicale diventerà una malattia rara”. Il professor Peter Sasieni è il primo autore dello studio.
Se siete più grandi, parlatene con il vostro medico
“Incoraggiamo tutti coloro che hanno diritto al vaccino HPV a prenderlo quando viene offerto a scuola. Tutti gli aventi diritto possono recuperare il ritardo fino al loro 25° compleanno. Insieme allo screening cervicale, questo aiuterà a proteggere più donne dai casi prevenibili di cancro alla cervice”. Vanessa Saliba è epidemiologa e ha anche preso parte allo studio.