Questa volta è la dieta del ghiaccio a conquistare molti articoli su blog e riviste soprattutto femminili. Oltre alla raccomandazione di non iniziare mai una dieta senza averne parlato con il vostro medico, principalmente per chi assume farmaci o ha una malattia cronica, ecco di cosa si tratta.
Questo regime alimentare è stato messo a punto da un medico, il gastroenterologo Brian C. Weiner. Come si intuisce dal suo nome si basa su bevande e cibi ghiacciati, che sarebbero in grado di stimolare il metabolismo, aumentando la quantità di calorie “bruciate” durante la giornata. L’idea è nata dall’analisi dell’etichetta dei gelati, di cui il medico è ghiotto. Il numero di calorie non teneva conto di quelle che il corpo è obbligato a consumare per riportare verso l’alto la temperatura corporea.
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Dieta del ghiaccio: qual è l’idea che ci sta dietro?
Il concetto è semplice. Ingerire grandi quantità di alimenti molto freddi, costringe il nostro corpo a con consumare energia per regolare la temperatura interno a valori standard. In pratica si sostiene che mangiare un chilo di ghiaccio consenta di bruciare fino a 160 calorie. Ma c’è di più. Mangiare cibi molto freddi aumenterebbe il senso si sazietà. Il medico sostiene quindi che questo sistema, insieme a un’alimentazione sana e a un po’ di attività fisica, permettere di perdere peso senza troppa difficoltà.
Sembra una normale dieta iperproteica con in più l’idea del cibo e delle bibite ghiacciati
In realtà più che sul ghiaccio, la dieta messa a punto dal dottor Weiner si basa come molti altri regimi alimentari dietetici sull’introito di molte proteine. Nella sua idea i carboidrati sono praticamente banditi a scapito degli alimenti che contengano proteine di origine animale. Come per tutti i regimi iperproteici il dimagrimento specie nelle prime settimane è significativo. Capita spesso come nella dieta del gelato che si metta l’accento su una particolarità, ma poi a leggere i modelli sono praticamente delle classiche diete low carb.
I limiti della dieta del ghiaccio
Vanno però ricordate alcune cose. Innanzitutto le diete iperproteiche possono essere seguite solo per un breve periodo di tempo. Sicuramente ci sono studi sulla dieta chetogenica, che pure prevede un massiccio ricorso alle proteine di origine animale, che confermano che in alcuni casi può avere effetti positivi sulla salute. Ma prevedono il costante coinvolgimento di un medico. Inoltre sappiamo che non è sufficiente solo contare le calorie. Ad esempio il valore della glicemia dei cibi è altrettanto importante. Il corretto funzionamento dell’insulina ad esempio favorisce il dimagrimento.
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