Consigli

Pancia gonfia per la stitichezza? Non mangiare queste cose

Le fibre favoriscono il transito intestinale, ma mangiare troppe insalate e macedonie può innescare processi fermentativi

L’errore più comune commesso da chi soffre di stitichezza? Abbuffarsi di insalatone e macedonie come se non ci fosse un domani. È vero che le fibre favoriscono il transito, ma in caso di intestino irritabile vanno dosate in modo intelligente.

Pancia gonfia e stitichezza: non esagerare con le fibre

«Siamo abituati a pensare che vadano limitate solo quando si soffre di diarrea. Ma non è così», spiega Maurizio Vecchi, gastroenterologo del Policlinico di Milano. «Anche chi accusa stipsi e gonfiore non deve eccedere con l’assunzione di frutta e verdura, perché le loro fibre innescano processi fermentativi. E poi rischiano di compattare ulteriormente le feci accentuando il problema».

Gruppo San Donato

Pancia gonfia e stitichezza: il consiglio vincente

La strategia vincente è quella di «bere molta acqua. Non solo fuori pasto ma anche mentre si mangia, in modo da idratare e ammorbidire le fibre alimentari favorendone il transito nell’intestino». In questo articolo puoi trovare rimedi e terapie per una stitichezza ostinata.

Esistono tre tipi di stitichezza

«La stitichezza non è uguale per tutti, ce ne sono di tre tipi» spiega Silvio Danese, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele nel suo libro La pancia lo sa (Sonzogno, 2020).

«Un primo tipo viene definito “inerzia del colon”. Ovvero un intestino pigro, che si contrae in maniera molto lenta. Le parti di cibo che non vengono digerite stazionano per ore nell’intestino crasso, l’ultimo tratto, in cui si assorbono acqua e micronutrienti e in cui si eliminano con l’evacuazione i prodotti di scarto. Ma se il movimento dell’intestino è troppo lento, i residui alimentari si fermano a lungo, l’acqua viene assorbita più del dovuto e le feci sono dure. È la stipsi».

«In altri pazienti l’origine del problema non è questa. Accade che, nella parte finale dell’apparato digerente, tutti i muscoli della pelvi dedicati all’atto della defecazione non si comportino in maniera sinergica. Non sono coordinati».

«In altre circostanze ancora possono essere presenti entrambe le condizioni. Mentre la causa delle difficoltà ad andare di corpo – conclude l’esperto – non è ancora ben nota nella sindrome del colon irritabile»

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