Cellule staminali che fuggono dal bulbo pilifero. È più o meno questa, in estrema sintesi, la motivazione per cui invecchiando si perde parte della propria chioma. Una scoperta non banale, tanto da essere pubblicata sulla rivista Nature Aging, che ha preso il posto dell’ipotesi generalmente accettata secondo cui con il passare del tempo i capelli non crescono più semplicemente perché le cellule del bulbo pilifero si esauriscono e muoiono.
Come scrivono gli esperti che hanno condotto studio (su animali anziani, non sull’uomo), la ricerca mette in luce un’attività finora sconosciuta delle cellule staminali epiteliali in fuga dalla loro nicchia. E l’identificazione di queste cellule «homeless», cioè senza tetto, fornisce nuove opportunità per comprendere e studiare in modo più approfondito le malattie associate all’invecchiamento.
In questo articolo
Come crescono i capelli?
Le cellule staminali svolgono un ruolo cruciale nella crescita dei capelli, sia nei topi che nell’uomo. I follicoli piliferi, piccole insenature a forma di tunnel da cui crescono i capelli, attraversano periodi ciclici di crescita grazie all’azione delle cellule staminali che contengono. Le cellule staminali danno origine al fusto del capello e alla sua guaina. Dopo un certo periodo di tempo, che è breve per i peli e molto più lungo per i capelli sulla testa, il follicolo si inattiva e la sua parte inferiore degenera. Il fusto del capello smette di crescere e il capello cade, ma solo per essere sostituito da una nuova ciocca non appena il ciclo ricomincia. Infatti, anche se il follicolo si inattiva e muore, rimane una scorta di cellule staminali pronte a dare vita a nuovi capelli.
Cellule che scappano
Come detto, si è sempre ipotizzato che con l’età le cellule staminali morissero bloccando la ricrescita dei capelli. Gli esperti dello studio di Nature, invece, hanno osservato a lungo la crescita dei singoli follicoli piliferi nelle orecchie di topi. E quello che hanno visto è stata una sorpresa. Quando gli animali hanno iniziato ad invecchiare, a diventare grigi e a perdere i “capelli”, le loro cellule staminali hanno iniziato a scappare fuori dai follicoli piliferi.
Il nostro corpo è un’auto, le cellule dei meccanici
Il The New York Times per commentare questo studio e spiegare in modo semplice ciò che accade ai nostri capelli quando invecchiamo, ha utilizzato una metafora efficace. Il corpo è un come un auto: se si fa funzionare a lungo senza sostituire le parti, le parti si consumano. Le cellule staminali, invece, sono come un meccanico e forniscono parti di ricambio. In alcuni organi, come capelli, sangue e ossa, la sostituzione è continua. Ma nei capelli, pare che quando invecchiamo il meccanico decide di andarsene nel giro di un giorno, lasciandoci senza pezzi di ricambio.
La ricerca sull’invecchiamento
Al di là della curiosità del perché si inizia a perdere i capelli con il passare del tempo, lo studio di Nature aggiunge un tassello importante alle conoscenze sull’invecchiamento. E soprattutto fornisce dati interessanti a chi fa ricerca sui metodi per contrastare i disturbi che contraddistinguono questa fase della vita.