Irregolarità mestruali, vampate di calore, insonnia, sudorazione, tensione mammaria, aumento di peso ma anche ansia, irritabilità e tendenza al pianto: la pre-menopausa, meglio detta “periodo di transizione perimenopausale”, viene avvertita dalla donna attraverso un cambiamento fisico, umorale e psicologico, che varia da persona a persona.
«Il periodo iniziale di questa fase, che precede a tutti gli effetti la menopausa, è caratterizzato da un alterato bilancio tra estrogeni e progesterone, i due ormoni secreti ciclicamente dall’ovaio, e dura per un lasso di tempo variabile» spiega Anna Maria Paoletti, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche all’Università di Cagliari (puoi chiederle un consulto qui). «Il periodo finale, invece, dura un paio d’anni e precede l’arrivo della menopausa, termine che indica l’ultima mestruazione della vita della donna».
Ma come si può affrontare al meglio questo periodo critico? «Innanzitutto, sono molto indicati gli integratori alimentari in grado di fornire una supplementazione di vitamina D, che facilita l’assimilazione del calcio per prevenire l’osteoporosi, mantiene le difese immunitarie e contrasta le patologie dell’invecchiamento» chiarisce la professoressa. «In secondo luogo, in assenza di controindicazioni è utile anche l’uso di estroprogestinico (vale a dire la pillola anticoncezionale), che stabilizza l’alterata ciclicità ormonale e sostituisce estrogeni e progesterone con benefici sull’osso, sul tessuto adiposo e sull’endometrio» continua Paoletti. «Se i sintomi sono molto intensi, può essere utile anche un supporto psicologico, soprattutto per le donne che hanno sempre sofferto anche di sintomi premestruali o di depressione post-partum» conclude il medico.
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