Quando si parla di dieta sana ed equilibrata in molti cercando di capire quali siano i pesci migliori da mangiare e da inserire quindi nella nostro alimentazione. In senso generale tutto il pesce regala dei benefici alla salute. Questo perché ha comunque una quantità di grassi saturi basso in relazione alle proteine che apporta. In più contiene vitamine importanti come quelle del gruppo B e la D, oltre a minerali, come il ferro, il potassio e il calcio. Soprattutto però molti pesci forniscono i preziosi Omega 3, che sono molto importanti per tutta una serie di reazioni metaboliche dell’organismo. Si sta diffondendo in molti cittadini la dieta pescetariana, che mette al centro della propria dieta proprio i prodotti del mare ed evita la carne.
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Pesci migliori da mangiare: qual è la scelta giusta?
Da un punto di vista nutrizionale, il pesce migliore è senza dubbio il dubbio. È tra i pesci che contengono più Omega 3 in assoluto.
Selvaggio o allevato?
Quando si parla di salute e pesce non possiamo dimenticare anche l’impatto sul pianeta di una pesca indiscriminata.
Logicamente il salmone allevato è migliore in questo senso. Il problema è che contiene meno Omega 3. Negli ultimi anni però la ricerca scientifica ha permesso di aumentare la quota di questi preziosi grassi anche nella fauna allevata. Inoltre va ricordato che la richiesta di salmone in tutto il pianeta non può essere soddisfatta solo con quello pescato.
Bene anche i molluschi, come ostriche, cozze e vongole
Non c’è solo il salmone però tra i migliori pesci da inserire nella nostro dieta, che non abbiano un impatto eccessivo sugli ecosistemi. È il caso delle ostriche, delle cozze e delle vongole. Anche loro contengono un discreto quantitativo di Omega 3 e sono una buona scelta dal punto di vista dell’ambiente. Gli allevamenti di questi molluschi non richiedono cibo per farli crescere, in più fungono da filtri per depurare le acque in cui si trovano.
Pesci migliori da mangiare: ok la trota, attenzione a sardine, sgombro e tonno
Le sardine e lo sgombro hanno molto Omega 3, ma l’eccessiva pesca non li rende sostenibili dal punto di vista ecologico.
Anche la trota è una buona alternativa al salmone. Non ha lo stesso numero di Omega 3, ma è comunque un pesce sano, anche nella sua variante allevata.
Il tonno è una buona fonte di Omega 3, ma ha un impatto importante sulla natura. Il tonno è stato decimato dalla pesca eccessiva e quando è grande può avere dosi di mercurio alte. Le scelte migliori dovrebbero orientarsi sul tonnetto striato, chiamato anche skipjack, o sul tonno pinna gialla. Entrambe le versioni sono quelle più usate per il tonno in scatola o in vetro.