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Immunità naturale dei guariti da Covid più efficace contro Delta

Uno studio israeliano sottolinea come sia maggiore la capacità di protezione degli anticorpi sviluppati con la malattia rispetto a quelli forniti dalla vaccinazione

Variante Delta e immunità naturale. Sono sufficienti gli anticorpi forniti dalla malattia o serve vaccinarsi come tutti gli altri? In Italia, ma anche nel resto del mondo, si sta parlando molto dell’immunità naturale dei guariti da Covid e della necessità comunque di sottoporsi a una iniezione di vaccino per rafforzarla.

Variante Delta e immunità naturale: la protezione fornita dagli anticorpi della malattia 13 volte più potente di quella del vaccino Pfizer

Nel dibattito arriva ora uno studio israeliano che evidenzia come l’immunità naturale, cioè quella ottenuta con la malattia, protegge di più contro la variante Delta rispetto all’immunità che conferisce la vaccinazione. Nel dettaglio gli esperti hanno stimato che sia 13 volte più potente rispetto a due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. Lo studio ha preso in esame solo il siero messo a punto dai due colossi, perché in Israele si è scelto di usare solo questo.

Gruppo San Donato

I risultati dello studio sembrano non lasciare dubbi. I ricercatori hanno scritto nel documento che l’immunità naturale conferisce una protezione non solo più forte, ma anche più duratura contro l’infezione, i sintomi della malattia e l’ospedalizzazione causati dalla variante Delta, rispetto a quanto avvenga con il vaccino Pfizer.

Una dose di vaccino rende i guariti ancora più protetti

Gli esperti sottolineano che comunque sia prudente ricevere una iniezione di vaccino anche se si sia guariti dalla malattia per potenziare ulteriormente insisteva immunitario contro la malattia. In questo caso si parla di immunità ibrida. Già uno studio precedente aveva dimostrato che l’immunità naturale fosse più potente anche contro il contagio.

Variante Delta e immunità naturale: la ricerca israeliana

Il team di ricerca ha confrontato i dati di una larga fetta della popolazione israeliana, dividendo le persone coinvolte in tre gruppi:

  • quasi 700.000 persone che avevano concluso il piano vaccinale,
  • circa 63.000 guariti da Covid non vaccinati,
  • 42.000 guariti da Covid che avevano anche ricevuto un’iniezione di vaccino.

I risultati nel dettaglio

Le persone coinvolte sono state seguite per quasi 3 mesi. Nel dettaglio si è visto che le persone vaccinate hanno un rischio di infezione sei volte superiore di contagio e 7,13 volte maggiore di avere sintomi rispetto ai guariti. I vaccinati hanno maggiori probabilità di finire in ospedale rispetto ai guariti non vaccinati.

Chi tra i pazienti Covid ha ricevuto anche una dose di vaccino ha difese immunitarie ancora più forti contro la variante Delta.

Nessuna delle persone analizzate nello studio ha perso la vita.

Quanto dura però l’immunità naturale?

Servono ancora studi per comprendere quale sia la durata dell’immunità naturale. Comunque i ricercatori sostengono che questa immunità fornisca una maggiore protezione perché colpisce tutte le proteine di SARS-CoV-2 e non solo la spike, come avviene nel vaccino.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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