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Attività sportiva: quando serve il Green Pass o il tampone?

Calcio, calcetto, piscine, palestre, basket, pallavolo: ecco tutte le regole per la ripartenza delle attività sportive

Green Pass e attività sportiva. Con l’avvicinarsi dell’autunno e della ripresa post vacanze riprendono anche gli appuntamenti sportivi. Fra poco inizieranno i campionati dilettantistici dei vari sport di squadra, dal calcio, alla pallacanestro, passando per pallavolo e pallanuoto. E poi tutti gli altri sport, come quelli legati alla ginnastica artistica e all’atletica. Infine il nuoto e le palestre. Come ci si deve comportare? Serve obbligatoriamente il Green Pass o il tampone? La risposta come spesso accade non è univoca: dipende dallo sport e da dove si svolge. A occuparsene è il decreto legge 23 luglio numero 105. Si può dire che in generale le attività svolte al chiuso necessitano sempre di Green Pass o tampone.

Green Pass e attività sportiva: in palestra e piscina serve sempre se si hanno più di 12 anni

Per quanto riguarda le piscine e le palestre serve sempre il Green Pass. Tutti gli atleti che abbiano superato i 12 anni devono presentare la Certificazione Verde per entrare in palestra e allenarsi o per nuotare o fare attività in piscina.

Gruppo San Donato

Per chi ha meno di 12 anni e i loro accompagnatori

I ragazzini sotto i 12 anni sono esentati, perché ancora non c’è il via libera alla vaccinazione per la loro classe di età da parte dell’Agenzia del Farmaco Europea. Attenzione però. Tutti gli accompagnatori dei ragazzini anche sotto i 12 anni che entrano nella struttura dovranno esibire il Green Pass.

Tutte le altre disposizioni previste per le palestre e le piscine

Restano obbligatorie anche altre misure, come la misurazione della temperatura prima di entrare, oltre all’obbligo di indossare la mascherina in tutti i locali chiusi, tranne quando si svolge l’attività sportiva vera e propria. Lo stesso vale per gli spogliatoi. Si può togliere il dispositivo di protezione solo sotto la doccia. Servono due metri di distanza da una persona e l’altra. In piscina occorrono 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca.

Per palestra non s’intende solo la sala attrezzi. L’obbligo del Green Pass c’è anche per tutte le arti marziali, i corsi di qualsiasi ginnastica o disciplina. Lo stesso vale per pallavolo e basket. 

Green Pass e attività sportiva: cosa succede per gli sport all’aperto

Qui va fatta subito una distinzione importante. È vero che il decreto legge sostiene che per gli sport svolti all’aperto non sia necessario il Green Pass. Il problema sta nel fatto che se però vogliamo utilizzare i bagni, le docce e gli spogliatoi dobbiamo presentare il Green Pass se abbiamo più di 12 anni.

Qualora ad esempio si volesse giocare a calcetto e basta, si può compilare solo un’autocertificazione. Ma se vogliamo farci la doccia dopo la partita tra amici, dobbiamo esibire la certificazione verde.

Green Pass e calcio

L’attività più amata in Italia resta il calcio. Ecco perché la Figc, che è la Federazione Italiana Gioco Calcio, ha redatto regole diverse a seconda del campionato in cui si gioca.

  1. Attività dilettantistiche o giovanili agonistiche a livello provinciale o regionale: in questi casi serve uno screening all’inizio della ripresa delle attività con tamponi antigenici o molecolari solo per chi non è in possesso del Green Pass e abbia più di 12 anni. La società può comunque chiedere in via facoltativa a tutti i suoi associati di procedere a tampone molecolare o antigenico per sicurezza. Ma ripetiamo, è su base volontaria.
  2. Indipendentemente dall’avere o meno il Green Pass, dovrà sottoporsi al tampone chiunque svolga attività agonistiche dilettantistiche giovanili di livello nazionali o comunque riconosciute di preminente interesse nazionale dalla Federazione o relative alle fasi finali di competizioni nazionali.

Gli allenamenti

Qui nessuna deroga. Per participare agli allenamenti se non si ha il Green Pass, è necessario un tampone molecolare o antigenico entro le 48 ore precedenti ciascuna seduta di allenamento.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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