Dieci milioni di italiani sono a rischio di avere problemi urologici, meglio fare i controlli dall’urologo prima di partire per le vacanze. La prevenzione è fondamentale.
In questo articolo
Quali sono i problemi più diffusi?
- Basti pensare che la metà dei nostri connazionali può soffrire di una prostatite prima dei 50 anni.
- Oppure l’iperplasia prostatica benigna, interessa circa un uomo ogni 10, prima dei 40 anni, ma dopo i 60 arriva al 50 per cento.
- C’è poi la calcolosi urinaria, più conosciuta come calcoli ai reni. Ne è colpito il 10% degli uomini, soprattutto tra i 30 e i 50 anni, al ritmo di circa 100.000 nuovi casi l’anno.
- La disfunzione erettile complica la vita di coppia di 3.500.000 di italiani.
- Senza contare, infine, il tumore della prostata, che fa registrare quasi 35.000 nuove diagnosi l’anno. La buona notizia è che se è diagnosticato presto, si può guarire completamente.
I controlli dall’urologo prima di partire
Gli esami di laboratorio
“Un check-up prima della partenza dovrebbe prevedere, per tutti, i classici esami di laboratorio per monitorare la funzionalità del midollo osseo, del fegato, dei reni e del metabolismo in generale”. Rocco Damiano è Ordinario di Urologia e Direttore dell’Urologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, responsabile Comunicazione della Società Italiana di Urologia.
“Particolare importanza riveste inoltre l’esame delle urine con l’urinocoltura, per evidenziare un’eventuale infezione delle vie urinarie che bisognerebbe trattare fin da subito. Attenzione alla presenza di sangue nelle urine. Anche un singolo episodio richiede sempre una visita urologica. Può rappresentare un sintomo precoce di problemi più gravi all’apparato urogenitale”.
I controlli dall’urologo: la visita
“È vivamente consigliata per l’uomo, in particolare se sopra i 50 anni, soprattutto se si ha familiarità per patologie più importanti come il tumore della prostata o del seno. E contestualmente è indicato effettuare il dosaggio del PSA, sempre che non lo si sia già fatto in precedenza durante l’anno. Un controllo urologico risulta prioritario se sono presenti bruciore o frequenza a fare la pipì che potrebbero nascondere un’infiammazione della vescica o della prostata”. Il professor Walter Artibani è il segretario generale della SIU.
I calcoli
Tre consigli per chi soffre di calcolosi renale. Questo problema interessa il 10% degli uomini e il 5% delle donne. Il numero è in crescita costante al ritmo di 100.000 nuove diagnosi ogni anno.
- È bene controllare il peso corporeo,
- aumentare l’introito di liquidi. Si consiglia di bere regolarmente almeno 1,5-2 litri di acqua preferibilmente oligominerale, a basso contenuto di sodio, e diuretica. Così facilitiamo la funzionalità renale, eliminando scorie e liquidi in eccesso.
- Utile anche seguire una corretta alimentazione, limitando l’assunzione di grassi animali, sale, spezie e proteine, preferendo il consumo di frutta e verdura.
I controlli dall’urologo per prevenire prostatiti e cistiti
“In estate diventa molto importante monitorare la pressione arteriosa e la glicemia. Così riduciamo il rischio di prostatiti e cistiti. Terremo a bada l’ipertensione e il diabete, tra le maggiori cause di insufficienza renale e di disfunzioni sessuale”. Questo il consiglio del professor Damiano.
Il testosterone
“Per evitare brutte sorprese sotto le lenzuola è utile anche controllare il testosterone – spiega Damiano. – “Bassi livelli del principale ormone maschile nel sangue sono collegati a numerose patologie tra cui il calo del desiderio sessuale. È spesso il campanello di allarme di patologie correlate alla sindrome metabolica”.
I controlli dall’urologo per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili
“Sempre più spesso dimenticate, possono essere causa di sintomi acuti, di infezioni croniche e di gravi complicanze come l’infertilità. Per questo, oltre a raccomandare l’uso del preservativo come strumento più efficace nel prevenire la trasmissione di questi problemi, è sempre molto importante rivolgersi all’urologo prima possibile, nel caso in cui si dovessero notare alterazioni dei genitali”, conclude il professor Artibani.