Mortalità con Hiv. Arriva finalmente una buona notizia per le persone con Hiv che seguono in modo corretto la terapia. A cinque anni dalla diagnosi i tassi di mortalità sono in linea con la popolazione che non ha contratto il virus. È questo in estrema sintesi il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine. Proprio pochi giorni fa si sono celebrati i 40 anni dalla scoperta dell’infezione.
In questo articolo
Mortalità con Hiv: oltre 80.000 persone con HIV monitorate per anni
I ricercatori della University of North Carolina at Chapel Hill hanno messo sotto la lente d’ingrandimento un gruppo di pazienti tra il 1999 e il 2017. Il team di lavoro in forza nel centro di ricerca dell’ateneo nord americano ha analizzato i dati di circa 83.000 persone che convivevano con l’HIV. In particolare si è concentrato sui tassi di mortalità per qualsiasi causa. Successivamente li ha confrontati con un numero uguale di persone che non avevano l’infezione.
Mortalità con Hiv: i dati migliorano costantemente
I risultati hanno dimostrato che la differenza dei livelli di mortalità a 5 anni dalla diagnosi è stata dell’11,1% per i pazienti che hanno iniziato le cure tra il 1997 e il 2004. Questa differenza è scesa al 2,7% per coloro che hanno seguito la terapia antiretrovirale tra il 2011 e il 2017. Il netto miglioramento negli anni si deve ai progressi nel campo scientifico nel trattamento dell’infezione. L’obiettivo è stato possibile grazie anche alle nuove linee guida sulle cure precoci e al maggior numero di diagnosi.
Ancora troppa ignoranza nell’opinione pubblica sull’HIV e sull’AIDS
Nonostante siano passati quattro decenni dalla scoperta della malattia, ci sono ancora troppi falsi miti e luoghi comuni. Ad esempio c’è chi confonde ancora oggi l’HIV con l’AIDS. L’Hiv è il virus dell’immunodeficienza umana che causa l’Aids, cioè la sindrome dell’immunodeficienza acquisita. Solo se l’infezione non viene curata, si passa alla malattia, e cioè all’Aids. Ormai la medicina ha reso possibile anche a chi convive con l’HIV di azzerare la viremia, o carica virale. Così anche con l’HIV è possibile fare sesso non protetto senza rischio di contagio. I notevoli passi avanti nella ricerca non hanno però ancora portato alla scoperta di un vaccino.