Le statine riducono il rischio di mortalità di un terzo nei pazienti che soffrono di artrite psoriasica e spondilite anchilosante. Le persone che hanno malattie reumatiche tendenzialmente sono più soggette a manifestare anche malattie cardiovascolari.
La spondilite anchilosante è una forma di artrite caratterizzata da un’infiammazione che colpisce la colonna vertebrale, ma essendo una malattia sistemica infiamma anche altri organi come ginocchia, piedi, spalle e anche. I sintomi sono dolore acuto e rigidità.
L’artrite psoriasica è invece una forma cronica di artrite che colpisce la pelle e le giunture. Deve il suo nome al fatto che molti di coloro che hanno la psoriasi si ammalano anche di questa malattia reumatica.
Tutte e due le patologie innalzano il rischio di morte per eventi cardiaci. Anche se le statine sono conosciute per le loro capacità di ridurre il rischio di malattia abbassando il livello di colesterolo, alcuni studi hanno dimostrato che questo farmaco ha anche proprietà antinfiammatorie, di cui beneficia propria il nostro sistema cardiocircolatorio.
Per raggiungere i loro risultati i ricercatori hanno analizzato la storia clinica di quasi 3.000 pazienti che avessero una delle due malattie reumatiche e che hanno assunto statine tra il 2000 e il 2014. I loro dati sono stati comparati con un numero identico di persone con gli stessi problemi, ma che non prendevano il farmaco.
Dall’osservazione delle informazioni gli scienziati hanno evidenziato che i pazienti di spondilite anchilosante o di artrite psoriasica hanno il 33% in meno di probabilità di morte prematura, rispetto a chi non ha assunto statine.
Francesco Bianco
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