Oltre a quella tradizionale, esiste anche la gastroscopia transnasale: si tratta di un esame diagnostico che consente di osservare le pareti interne del primo tratto dell’apparato digerente (esofago, stomaco e duodeno) attraverso un sondino introdotto in una narice.
CON LA TRANSNASALE MENO SENSO DI SOFFOCAMENTO
In questo modo, a differenza dell’esame canonico, viene lasciata libera la bocca e il paziente non avverte senso di soffocamento, né conati di vomito o sensazione di costrizione alla gola.
Ma la procedura transnasale è efficiente tanto quanto l’altra? Ce lo spiega Roberto Penagini (puoi chiedergli un consulto qui), Professore di Gastroenterologia all’Università degli Studi di Milano e Responsabile del Servizio di Endoscopia presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
Chiara Caretoni
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