Non tutti hanno la fortuna di avere l’aria condizionata in casa. E con il proseguimento dello smart working in giornate estive ormai caldissime, c’è chi si ritrova a grondare di sudore davanti al computer. Ecco che allora, nell’attesa di attrezzarsi con un condizionatore, ci si arrangia con un più tradizionale ventilatore. Spesso puntato esattamente contro la propria postazione. Ma quando le temperature sono alte e si suda, il ventilatore fa male o fa bene? Vediamo cosa dicono gli esperti.
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Il ventilatore è utile fino ai 30 gradi circa
A differenza dell’aria condizionata, il ventilatore smuove l’aria. La temperatura percepita diminuisce, ma le pale in realtà aumentano solo il movimento dell’aria nella stanza senza un effetto diretto sulla temperatura e l’umidità. Perciò, secondo le linee guida internazionali, tra cui quelle stilate dall’Organizzazione mondiale della sanità, i ventilatori sono di poca utilità e beneficio quando le temperature vanno oltre i 32-35 gradi e c’è parecchia umidità.
Fa male puntato sul corpo
In linea generale, si consiglia di non indirizzare mai le pale del ventilatore direttamente sul corpo e piuttosto di sistemarlo a una buona distanza. In particolare nel caso di persone malate costrette a letto. Questo perché l’azione dell’aria che asciuga la pelle in superficie di fatto continua a stimolare la sudorazione e questo può causare maggiore disidratazione, soprattutto in anziani e bambini. Quindi, se nelle ore più calde si trova sollievo dall’utilizzo del ventilatore, è bene ricordarsi di bere qualche bicchiere di acqua in più.
Il ventilatore di notte
Anche tenerlo accesso la notte, puntato sul corpo, potrebbe non essere una buona idea. Il rischio è di svegliarsi molto disidratati, con occhi e bocca secca. Ma anche con mal di gola, tosse, crampi oppure torcicollo. Inoltre, il ventilatore, sposta polvere e allergeni da una stanza all’altra. Cosa da non sottovalutare, soprattutto quando si soffre di allergie. L’ideale, quindi, se si vuole dormire freschi la notte è creare corrente con le finestre e accendere un ventilatore a distanza, in modo che contribuisca ad arieggiare senza disidratarci.