«Give blood and keep the world beating», ossia «Dona il sangue e continua a far battere il mondo». È questo lo slogan che l’Organizzazione mondiale della sanità, il ministero della Salute e le varie associazioni di donatori lanciano in occasione della Giornata mondiale del donatore del sangue ed emocomponenti. Dopo un 2020 in piena pandemia, dove molti eventi sono stati rilanciati, anche quest’anno è l’Italia ha ospitare l’evento a livello globale del 14 giugno.
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I numeri dei donatori in Italia
Il sistema trasfusionale italiano ha retto bene all’epidemia di Covid-19. Continuano però i segni di flessione visti negli ultimi anni, con un calo dei donatori totali e di quelli nuovi. L’unico settore in crescita è quello dei donatori in aferesi, probabilmente per effetto delle campagne sul plasma iperimmune. Ecco i principali numeri che emergono dal monitoraggio:
- I donatori totali nel 2020 sono stati 1.626.506. In calo del 3,4% rispetto al 2019;
- L’Italia si riconferma un Paese autosufficiente nella raccolta di globuli rossi. Mentre per quanto riguarda il plasma da destinare alla produzione di farmaci salvavita deve ancora ricorrere alle scorte straniere (circa il 25% sul totale viene importato dall’estero);
- I nuovi donatori sono stati 355.174, in calo del 2,0%;
- Aumentano i donatori in aferesi. Cioè quelli che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217638 (+7,5%);
- Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno;
- Sono in calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila. E le trasfusioni totali sono state 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti;
- Continua a salire l’età media dei donatori. Con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila. E di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa età.
Donazione e Covid-19: gli italiani hanno donato
«L’edizione di quest’anno della Giornata mondiale del donatore assume un significato ancora più particolare» commenta Gianpietro Briola, presidente di AVIS Nazionale. «Il Covid ha rappresentato un nemico ostico da battere. E solo adesso, seppur con cautela, possiamo guardare al futuro con fiducia. Se il rischio di carenza di sangue ed emoderivati legato alla pandemia è stato contenuto, gran parte del merito va proprio ai donatori e alle associazioni di volontariato. Anche nei mesi più complicati non hanno fatto mancare impegno e supporto al sistema trasfusionale. Il 14 giugno sarà un momento di celebrazione per tutti noi con la speranza che i prossimi mesi, grazie alla campagna vaccinale in crescente diffusione, possano essere forieri di salute e serenità per tutti noi».
Giornata mondiale donatore di sangue: eventi in programma
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- Il 14 giugno alle ore 11 sul sito del World Blood Donor Day verrà inaugurato il Villaggio virtuale dei donatori. Uno spazio accogliente dove reperire, grazie agli stand delle associazioni di donatori, pazienti e delle istituzioni, informazioni sul mondo della donazione volontaria e non retribuita e sull’impatto che essa ha sulle vite di molti pazienti.
- Ancora il 14, dalle 15 alle 17, l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà un evento istituzionale. Le massime autorità italiane, i vertici dell’OMS e degli altri enti promotori uniranno la propria voce per ricordare l’importanza della donazione.
- Dopo l’evento istituzionale, dalle ore 21 alle 23 l’appuntamento virtuale è con il palco dell’Auditorium di Roma dove un gruppo di artisti darà vita a una serata a base di canzoni, per ricordarci che basta un semplice dono per fare sì che il cuore del mondo continui a scandire il suo ritmo. Sono previsti interventi della cantautrice franco-indonesiana Anggun, della Banda della Polizia di Stato, di Ron e della cantante e influencer Cecilia Cantarano.
- Il 14 alle 21 verrà illuminato di rosso il Colosseo per celebrare la giornata.