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Infarto da cocaina: casi in forte aumento

Fondamentale che chi fa uso di droga lo dica al cardiologo. Nascondere la propria dipendenza invalida la terapia, con conseguenze fatali

Un vero e proprio allarme sociale arriva dal congresso della Società Italiana di Cardiologia: stanno aumentando i casi di infarto da cocaina. A parlarne è stato Andrea Frustaci, professore aggregato di Cardiologia Cellulare e Molecolare all’Università La Sapienza di Roma.

Infarto da cocaina: aumentano i casi

«Si tratta di nuove malattie sociali – spiega Andrea Frustaci – in continuo aumento ma che rappresentano un problema ancora sottostimato. L’uso massiccio di questo tipo di droghe nella popolazione italiana è emerso da recenti analisi dei metaboliti da cocaina nelle acque di drenaggio delle fognature. Noi medici lo rileviamo sempre più di frequente, sia attraverso le analisi del sangue e quelle biochimiche delle urine e dei capelli dei pazienti sospetti, che attraverso indagini più approfondite, come la biopsia cardiaca che consente di identificare sul cuore del consumatore di cocaina lesioni fortemente sospette». Nelle città italiane i consumatori di cocaina raggiungono il 12% della popolazione.

Gruppo San Donato

Cocaina danneggia pericolosamente il cuore

Non solo infarto: tra gli altri problemi cardiaci di chi sniffa ci sono pressione alta, angina, aritmia e ischemia miocardica. La difficoltà principale per i medici sta nell’atteggiamento dei pazienti, che nascondono l’assunzione di droga o di altre sostanze stupefacenti. Comportamento che è estremamente pericoloso.

Infarto da cocaina: i trattamenti sono diversi. Spesso chi arriva ospedale non ammette l’uso di stupefacenti

Le cardiopatie provocate dalla cocaina hanno bisogno di un tipo di trattamento diverso rispetto a quelle determinate da altre cause, e addirittura l’utilizzo di certi farmaci può essere controindicato. La cocaina provoca uno spasmo alle arterie coronariche, che sono quelle che portano il sangue al muscolo cardiaco.

Ecco perché aumentano le morti per infarto tra i giovani

A testimonianza di questo allarme, c’è anche l’aumento dei decessi per infarto tra i giovani che – sempre secondo gli esperti – «è direttamente collegato all’aumento del consumo di droga».

Oltre ai danni cardiaci tutte le droghe che agiscono sul sistema nervoso, come la cocaina, ecstasy e crac, portano anche a morte neuronale, cerebrale e riduzione di capacità cognitive importanti.

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