Il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte evitabile: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nel mondo a causa del tabacco perdono la vita sei milioni di persone, 600.000 delle quali non fumatrici, solo per effetto del fumo passivo.
Il Ministero della Salute italiano sostiene che solo in Italia muoiono per le sigarette ogni anno tra le 70.000 a le 83.000 persone. L’Istituto superiore di sanità calcola che il fumo di tabacco sia responsabile di un terzo delle morti per cancro.
Le sostanze cancerogene contenute nel fumo favoriscono lo sviluppo di tumori al polmone, che in nove casi su 10 possono essere ricondotti a questa cattiva abitudine, ma favoriscono anche i tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell’esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e di alcune leucemie.
Per la prima volta ora uno studio del Los Alamos National Laboratory, pubblicato sulla rivista scientifica Science, spiega come e perché il fumo provoca il cancro. Fumare venti sigarette al giorno per un anno causa in ogni singola cellula dei polmoni circa 150 mutazioni genetiche: questo spiega perché i fumatori hanno un così alto rischio di sviluppare il cancro ai polmoni, che, vale la pena ricordare, senza le sigarette sarebbe un tumore raro.
Le sigarette contengono più di 7.000 agenti chimici, dei quali almeno 70 sono stati riconosciuti come cancerogeni.
I ricercatori hanno analizzato i campioni di tumore di più di 5.000 pazienti per trovare queste mutazioni genetiche. L’équipe ha comparato i dati dei fumatori con i non fumatori, per capire cosa trasformi una cellula sana in una malata, scoprendo che il DNA dei fumatori aveva danni specifici, che hanno determinato le mutazioni genetiche che hanno portato al tumore.
Se nel polmone queste mutazioni sono 150, nella laringe sono 97, nella faringe 39, nella bocca 23, nella vescica 18 e sei mutazioni in ogni cellula del fegato ogni anno. Gli scienziati hanno trovato almeno cinque distinti modi in cui il fumare danneggia il DNA.
«Le nostre ricerche indicano che il modo in cui il fumo di tabacco provoca il cancro è molto più complesso di quanto si pensasse» sostiene Mike Stratton del Wellcome Trust Sanger Institute. Il nuovo studio sul nesso tra fumare e cancro può aiutare la comunità scientifica a capire meglio come si sviluppano i tumori e possibilmente come possono essere prevenuti.
Francesco Bianco
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