Chi le ha provate tutte e continua a essere tormentata dalle cistiti recidivanti ha a disposizione la cartuccia del vaccino.
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Un vaccino orale, ma “limitato”
«Le linee guida lo suggeriscono come ultima arma. Ma non nego che, dopo sei mesi, bisogna rifarlo, perché purtroppo l’immunizzazione, unicamente contro l’Escherichia Coli, è limitata e nel giro di un anno la cistite può tornare. Tuttavia ha pochissimi effetti collaterali e per le pazienti provate dal disturbo è una valida alternativa», spiega Nicola Macchione, urologo e andrologo dell’Ospedale San Paolo di Milano.
La breve durata dell’immunità è dovuta alla tipologia di vaccino, che non agisce a livello intramuscolare, come le iniezioni, ma gastrointestinale, perché si tratta di prendere una compressa per 90 giorni.
Si acquista online o all’estero
In Italia però non c’è. «Si può acquistare online oppure in Svizzera, a San Marino e Città del Vaticano. Per una profilassi di tre mesi ha un costo di circa 120-130 euro», continua l’esperto. «Se il paziente non lo trova o non riesce a spostarsi per acquistarlo, c’è un’alternativa disponibile in Italia, sempre in compresse. Si tratta di un lisato batterico di E. Coli “buoni”. Un immunostimolante nato per le infiammazioni intestinali croniche che dà buoni risultati anche per le cistiti recidivanti».
Non convince tutti
Le linee guida dicono che il vaccino è un farmaco ben documentato e che ha dimostrato di essere più efficace dei placebo in svariati studi randomizzati, con un buon profilo di sicurezza. Quindi viene promosso pur sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti per stabilirne l’efficacia a confronto degli antibiotici.
Tuttavia, per alcuni medici la copertura limitata nel tempo e la necessità di rifare la procedura periodicamente rendono la vaccinazione orale un rimedio poco valido
«Gli studi ci sono, ma non hanno una durata adeguata», spiega Paola Pifarotti, uroginecologa e dirigente medico presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. «Alle donne colpite da cistiti recidivanti il disturbo può tornare anche dopo un anno. Mentre i follow up delle ricerche pubblicate su questo vaccino rilevano un’alta copertura fino a un massimo di sei mesi. Quelli che arrivano a 12 mesi mostrano una copertura inferiore, e infatti le cistiti tornano nonostante la vaccinazione. Inoltre, è un farmaco molto costoso e difficile da reperire».
Si studia un vaccino intramuscolo
Allo studio c’è anche un vaccino intramuscolo, promettente perché potenzialmente attivo contro due batteri: Escherichia Coli e Pseudomonas. In questo caso si tratterebbe di un’iniezione, ma per scoprire se l’immunizzazione sarà più lunga della vaccinazione orale (cosa che gli esperti auspicano perché non agisce più a livello gastrointestinale) bisognerà aspettare la fine delle sperimentazioni cliniche. Per ora sono ancora in corso: quelle di fase due, sui pazienti, sono appena iniziate.