Continuiamo l’alternanza tra attività aerobiche lente e veloci e occupiamoci anche del perché sia importante il recupero sportivo tra una serie e l’altra. Questo volta potrete scegliere tra un minuto di corsa veloce, più due minuti da fermo da ripetere sette volte. Oppure un minuto di bici veloce con due minuti di stop sempre da ripetere sette volte. Ancora nelle piscine aperte un minuto di nuoto libero a stile libero, due minuti di fermo. Il tutto sempre ripetuto per sette volte.
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Recupero sportivo: perché è importante?
L’importanza del recupero sportivo tra un esercizio e l’altro o tra serie di uno stesso esercizio è spesso trascurato da chi si allena. Lo si percepisce come una perdita di tempo. Niente di più sbagliato. Se non facciamo il corretto riposo tra un set e l’altro i muscoli non recuperano completamente. Di conseguenza non riusciremo ad eseguire il resto del nostro workout nel modo più opportuno possibile. Stiamo parlando di recupero all’interno dell’allenamento e non del fermo di una settimana, che è molto utile, ma di cui abbiamo già parlato.
Attenzione a quanto ci fermiamo
Anche fermarsi per troppo tempo non ha senso. Infatti in questo caso il battito cardiaco rallenta troppo e l’allenamento diventa meno intenso. Com’è altrettanto intuitivo il tempo di recupero è soggettivo. Questo perché dipende da quanto si è allenati e da quale gruppo muscolare stiamo stimolando. Più questo gruppo muscolare è grande, più recupero sportivo dovremmo fare.
Recupero sportivo in genere oscilla tra uno e tre minuti
Comunque, generalmente dopo un minuto, il nostro fisico ha recuperato quasi completamente mentre dopo 3 minuti il recupero è massimo. Se riposiamo meno c’è il rischio dell’esaurimento muscolare. Ovviamente non dobbiamo mai arrivare a questo punto. A meno che non stiamo seguendo un percorso tecnico, di cui è inutile parlare qui.
Meglio che il riposo sia attivo. Quindi facciamo due passi, un po’ di stretching per prepararci a tornare a stimolare i muscoli o il nostro apparato cardiocircolatorio. È sempre bene non far scendere troppo i battiti cardiaci.