La domanda che ci dovremmo fare tutte (o meglio tutti) è perché non chiamiamo le mestruazioni semplicemente con il loro nome. Intorno al ciclo mestruale sono nate decine di eufemismi, che sono tipici degli argomenti che consideriamo tabù. Come diceva Nanni Moretti “le parole sono importanti”. Non chiamare le cose con il proprio nome significa nasconderle, come se ci vergognassimo. Anzi, è sicuro che ci vergogniamo. Lo stigma che ancora circonda il ciclo mestruale ha dell’incredibile. Si tratta di un fenomeno fisico non solo naturale, ma anche salutare, che interessa miliardi di donne in tutto il mondo. Provate a immaginare per un istante se le mestruazioni appartenessero al mondo maschile. La situazione con certezza sarebbe opposta. Le ragioni sono sicuramente storiche. Basti pensare che di mestruazioni se ne parla in modo negativo anche nel Corano e nella Bibbia. Persino la prima Enciclopedia Latina sosteneva che una donna con il ciclo non dovesse praticamente toccare nulla.
Un recente sondaggio ha sottolineato come il 28% degli italiani provi imbarazzo e disagio solo a nominare la parola mestruazione, mentre il 24% le considera invalidanti. Quando si parla di tampon tax, la proposta di ridurre l’IVA sugli assorbenti, che ancora nel nostro Paese è incredibilmente quella applicata ai beni di lusso, c’è ancora un 37% di donne che lo considera un fatto normale.
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Ancora troppi i falsi miti sulle mestruazioni
Nonostante le campagne pubblicitarie delle aziende che producono prodotti utili alle donne durante le mestruazioni abbiano avuto un impatto meritorio sul dibattito, sono ancora troppi i falsi miti sul ciclo mestruale. C’è ancora chi sostiene ad esempio che non ci si debba fare il bagno o la doccia. Non c’è niente di più falso. Anzi è il periodo in cui l’igiene intima deve essere ancora più attenta e scrupolosa. È fondamentale lavarsi almeno due volte al giorno con un detergente specifico. Si tratta di un momento delicato, che va di conseguenza affrontato in modo altrettanto delicato. Anche perché occorre prevenire le irritazioni che potrebbero insorgere a causa del contatto della pelle con l’assorbente. Un prodotto ideale in questa fase è Saugella Acti 3. Grazie alla tecnologia Acti GyneProtection System, dona una tripla protezione – da qui il suo nome – per il benessere intimo. L’estratto di timo è un antibatterico naturale, mentre lo zinco regala un’azione efficace anche nelle situazioni più a rischio. In più il mix di bio-polimeri ne prolunga l’azione anche oltre il lavaggio. La sua formula è scientificamente testata per non alterare l’epitelio vulvare e per aiutare il mantenimento del naturale film idrolipidico. Protegge dai fastidi intimi tipici, come il prurito e il bruciore e aiuta a mantenere il corretto pH, che rappresenta una barriera protettiva naturale. È ideale in gravidanza o durante il ciclo mestruale, ma anche quando si frequentano palestre e piscine e durante i viaggi.
Ma quello dell’igiene non è l’unico falso mito a resistere. C’è chi sostiene che non ci si debba depilare, né tingersi i capelli. Altri si spingono a sostenere che non si debba nemmeno cucinare o fare sport. In quest’ultimo caso dipende dalla fase in cui ci troviamo. Senza forzarci troppo, possiamo tranquillamente fare ginnastica. Del resto alcuni affermano che una donna durante il ciclo non possa neppure toccare un fiore, perché lo farebbe appassire. Ovviamente tutti luoghi comuni che non hanno alcun fondamento scientifico.
Le quattro fasi delle mestruazioni
La parola d’ordine è quindi consapevolezza. Sono pochissime le donne che sanno che le mestruazioni hanno quattro fasi, molto diverse tra loro. Riconoscerle invece è cruciale per imparare a gestire nel modo migliore la vita privata e quella professionale. È proprio per questo che si chiama ciclo, perché ha momenti diversi e consequenziali. Comprendere la funzione della ciclicità ci permette di avere un rapporto migliore con noi stesse e con il resto del mondo.
Sono due i protagonisti delle mestruazioni: gli estrogeni e il progesterone. Tutti i malesseri che si sperimentano dipendono proprio da questi ormoni. I loro cambiamenti condizionano le varie fasi.
La fase mestruale
Comincia con il primo giorno di mestruazioni. È durante questa fase che assistiamo all’espulsione dell’endometrio attraverso il sanguinamento. I nostri ormoni sono a livello bassissimo. L’utero è a riposo e le ovaie iniziano a produrre nuovi ovuli. Si abbassano contemporaneamente difese immunitarie e temperatura corporea. È il momento migliore per riposare. Dobbiamo imparare a rallentare. Inutile forzare la mano, non siamo pronte. Dal punto di vista psicologico però siamo particolarmente intuitive. Stanche, ma sagge.
La fase follicolare
È in questo periodo che i follicoli producono una grande quantità di estrogeni, che permettono di risvegliare l’utero e di ricostruire l’endometrio. Le difese immunitarie sono al massimo livello. Viviamo una sorta di risveglio. Siamo piene di energia creativa. Tutto con grande attenzione, aspettando la prossima fase, ma possiamo ripartire, dopo il riposo richiesto dalla fase mestruale. Anche in questo caso il merito è dell’estrogeno che stimola l’emisfero sinistro del nostro cervello e ci rende logiche e razionali. Questa è l’unica fase che non ha una durata fissa, ma variabile.
La fase ovulatoria
Comincia generalmente due settimane dopo l’inizio delle mestruazioni. Siamo tempestate da ormoni, come la serotonina e la dopamina, che sono considerate i neurotrasmettitori del benessere. Il motivo è ancestrale. La natura vuole che procreiamo. Ci sentiamo più belle e più forti, pronte a sedurre. È il momento giusto per lanciarsi nella vita sociale e per affrontare con grande carica il lavoro. Gli estrogeni cominciano a calare e uno dei follicoli si prepara a ovulare. L’ovulo maturo, una volta rilasciato, impiegherà sette giorni a raggiungere la cavità dell’utero. Subito dopo il follicolo rilascerà grandi quantità di progesterone, l’ormone pro-gestazione che ha il compito di costruire il nido. L’endometrio si trova al suo volume massimo e il muco cervicale darà nutrimento agli spermatozoi che eventualmente incontrerà fino a cinque giorni.
La fase luteale
In questo fase i livelli di progesterone sono al massimo, mentre gli estrogeni sono ancora scarsi. Il progesterone ha un impatto rilassante su muscoli, nervi e tessuti. Questo per permettere l’eventuale annidamento dell’ovulo e la sua nutrizione. La temperatura corporea sale. È il periodo in cui siamo più emotive. Ci sentiamo più stanche e affamate. Non lottiamo contro la natura: dormiamo e mangiamo.