Gli alimenti funzionali sono cibi che hanno il potere di influire positivamente sulla nostra salute. La loro definizione è contenuta in un regolamento dell’Unione europea: «Un alimento può essere considerato funzionale se dimostra di avere un effetto benefico su una o più specifiche funzioni dell’organismo, al di là degli effetti nutrizionali, che migliori lo stato di salute e di benessere e/o che riduca il rischio di malattie».
Questa abilità dev’essere confermata da studi scientifici riconosciuti dalla comunità internazionale. In pratica sono quegli alimenti che contribuiscono a prevenire alcune malattie. Per poter essere inseriti nell’elenco dei cibi funzionali devono “funzionare” appunto in porzioni inseribili in un normale regime alimentare. Per fare un esempio alcuni cibi contengono principi attivi utili alla nostra salute, ma in quantità basse. Occorrerebbe mangiarne quantità enormi. Ecco quelli non sono alimenti funzionali.
In questo articolo
Alimenti funzionali: che caratteristiche devono avere?
Quindi questi cibi devono avere delle caratteristiche imprescindibili per essere definiti funzionali:
- avere un impatto benefico sulla salute, al di là del loro valore nutritivo di base;
- essere un alimento di uso quotidiano che viene consumato abitualmente nella dieta;
- avere molecole che non hanno o che hanno in piccole quantità altri alimenti;
- ridurre il rischio di sviluppare malattie o di migliorare la qualità della vita di chi li mangia;
- i loro poteri devono essere dimostrati da studi scientifici.
Gli esempi tipici sono l’aglio, che incide in modo favorevole sulla pressione arteriosa, i probiotici i probiotici, contenuti nello yogurt o nel kefir, che migliorano il microbiota intestinale, i mirtilli rossi che aiutano a prevenire e a curare le cistiti.
Quali sono le molecole più diffuse?
Le molecole possono quindi essere le più diverse:
- come si diceva i probiotici o batteri buoni che contribuiscono a rafforzare le nostre difese immunitarie, oltre a mantenere in salute il nostro intestino;
- i prebiotici, che sono gli alimenti che fanno proliferare i batteri buoni;
- le fibre che sono essenziali anche nel controllo della glicemia, oltre che del colesterolo;
- estratti vegetali come la luteina e la zeaxantina, i polifenoli e i flavonoidi, gli antociani che influiscono sulla salute del cuore;
- sali minerali come calcio, zinco, magnesio e selenio;
- vitamine come la D, la E, la C e quelle del gruppo B;
- alcuni grassi, come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, nel pesce grasso e nell’avocado. Il loro impatto è significativo contro le malattie cardiovascolari.
Esempi di alimenti funzionali
I carotenoidi
I più comuni sono il beta carotene, la luteina e il licopene. Sono contenuti generalmente nei vegetali di colore giallo arancione, come le carote e la zucca. Il pomodoro è tra le principali fonti di licopene. I carotenoidi contrastano l’invecchiamento cellulare, mentre il licopene abbassa in modo significativo il rischio di tumore alla prostata.
Acidi grassi
Gli Omega 3 e l’acido linoleico coniugato. I primi si trovano soprattutto nei pesci grassi come il salmone o il pesce azzurro, ma anche nei semi di lino e di chia. Sono alleati di cuore e cervello. Il secondo si trova in alcune carni e formaggi e aiuta a prevenire alcune forme di tumore.
Fibre
Le fibre alimentari si trovano nella gran parte dei cereali nella versione integrale, ma anche nella frutta. Hanno un impatto significativo sul sistema immunitario, sulla regolarità intestinale, sui livelli di colesterolo e di glicemia, riducono il rischio di sviluppare alcune forme tumorali.
I composti fenolici
Le antocianine si trovano nella frutta di colore rosso come i frutti di bosco. Combattono i radicali liberi e aiutano a prevenire alcune forme tumorali. Stessi benefici con le catechine del tè verde, i flavoni degli agrumi. I tannini contenuti nel cacao migliorano invece la salute del cuore.
Gli steroli vegetali
Sono contenuti nel grano, nella soia e nel mais e abbassano i livelli di colesterolo cattivo.
I cibi arricchiti e i supplementati
Una volta individuate le molecole queste possono essere usate anche per arricchire gli stessi alimenti con un numero maggiore di queste molecole – in questo caso di parla di alimenti funzionali arricchiti; o inserirle in altri cibi che in natura non li possiedono – si chiamano alimenti funzionali supplementati.
Si considerano funzionali alimenti come la frutta o i cereali al naturale o supplementati attraverso la selezione genetica o altre tecnologie. Oppure cibi arricchiti con una molecola aggiuntiva