Sia l’holter cardiaco che l’holter pressorio sono esami diagnostici che permettono un monitoraggio costante del paziente solitamente nell’arco di 24 ore:
- il primo grazie all’uso di un elettrocardiografo portatile a batteria è in grado di monitorare il ritmo dell’attività elettrica del cuore,
- il secondo tramite uno sfigmomanometro portatile misura la pressione arteriosa a intervalli regolari.
In questo articolo
Holter: quando è necessario ricorrere a esami di questo tipo?
«Entrambi andrebbero riservati in quei casi in cui c’è una precisa indicazione clinica – spiega Giampaola Guido, specialista in cardiologia e consulente del Centro Diagnostico Italiano (puoi chiederle un consulto qui) – perché non ha senso fare esami indipendentemente dalla presenza di sintomi».
Se l’holter cardiaco è in grado di individuare tutte le alterazioni del ritmo cardiaco a comparsa sporadica e discontinua, quello pressioro può dare un’indicazione dello stato di salute pressorio del paziente sia durante il giorno che durante la notte. Nella videointervista l’esperta di OK spiega in presenza di quali sintomi e disturbi è indicato l’utilizzo dell’holter.
L’holter cardiaco
Chiamato anche elettrocardiogramma dinamico completo secondo Holter, consente di registrare e memorizzare tutti i battiti del cuore in modo non invasivo e indolore.
Si utilizza per indagare le aritmie e sintomi come il cardiopalmo, le vertigini o le perdite di coscienza, ischemia o se si avverte un dolore toracico la cui origine deve essere definita.
Lo specialista collega il dispositivo alla pelle servendosi di fili elettrici e speciali piastrine adesive, che posizionerà sul petto del paziente. Questi dispositivi rilevano e trasmettono l’attività elettrica generata dal cuore all’apparecchio che, a sua volta, la registra in memoria.
Durante la registrazione che in genere dura 24 ore, il paziente dovrà comportarsi normalmente, stando solo attento a evitare quelle attività così intense da poter staccare le piastrine.
A cosa serve l’holter pressorio?
L’Holter pressorio serve soprattutto per indagare:
- l’ipertensione arteriosa instabile
- sintomi associabili a sbalzi di pressione
- l’ipertensione in terapia farmacologica
- la cosiddetta “ipertensione da camice bianco”. Si tratta di quella provocata dall’ansia o agitazione nel dover eseguire un esame.
Il paziente dovrà indossare l’holter pressorio per un giorno intero. Così sarà possibile registrare automaticamente la sua pressione ogni 15 minuti di giorno e ogni 30 minuti di notte. Contestualmente il paziente dovrà annotarsi qualsiasi sintomo avverta durante la misurazione, come momenti di stress, attività fisica eseguita, ecc. Dopo ventiquattr’ore dovrà fare ritorno in ospedale, dove verranno analizzati tutti i dati registrati dall’holter.
Giulia Masoero Regis
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