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I batteri della bocca possono far venire il mal di testa

I batteri della bocca potrebbero essere l'anello mancante che spiega le crisi di emicrania scatenate dai nitrati contenuti in salumi, vini e carni rosse

Chi soffre di frequenti mal di testa lo sa. A tavola è meglio non esagerare con carni rosse, insaccati, alcolici e tutti quegli alimenti che contengono nitrati, perché queste sostanze (spesso usate come conservanti) possono favorire la dilatazione dei vasi sanguigni e, nei soggetti predisposti, possono scatenare violente emicranie.

Le cause di questa suscettibilità non sono ancora del tutto chiare, ma è probabile che i batteri della bocca possano giocare un ruolo di primo piano.

Gruppo San Donato

Lo studio

A indicarlo è una ricerca dell’Università della California a San Diego, la prima a dimostrare che nella bocca delle persone che soffrono di emicrania ricorrente sono presenti maggiori quantità di batteri capaci di trasformare i nitrati dei cibi in nitriti: proprio queste molecole, una volta nel circolo sanguigno, possono essere convertite in ossido nitrico e dare vasodilatazione.

Nitrati e nitriti

Come spiega l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, i nitrati si trovano naturalmente in diversi alimenti, tra cui le verdure (bietole, sedano, rape, spinaci), e nell’acqua potabile. Ma sono utilizzati anche nella conservazione della carne e degli insaccati, Di per sé, i nitrati sono innocui. Possono però essere convertiti in nitriti dall’azione delle ghiandole salivari nella bocca. I nitriti, a loro volta, possono combinarsi con altre molecole, le ammine, presenti negli alimenti ricchi di proteine come carne, salumi, formaggi, a formare le N-nitrosammine, che sono invece cancerogene.

I campioni

Lo studio, pubblicato sulla rivista mSystems, è stato condotto grazie ai dati pubblicati dall’American Gut Project, un grande programma di ricerca avviato negli Stati Uniti grazie ad una raccolta fondi tra cittadini per scoprire come i batteri che albergano nel corpo umano finiscono per condizionare la nostra salute. I ricercatori californiani, in particolare, sono andati ad esaminare i batteri della bocca presenti in 172 campioni di saliva e in quasi 2mila campioni di feci.

La differenza nella popolazione batterica

I risultati delle analisi dimostrano che la varietà di batteri presenti nella bocca delle persone con emicrania è più o meno la stessa che si trova nelle persone senza emicrania. Ciò che fa la differenza, invece, è la quantità di batteri della bocca capaci di trasformare i nitrati: questi microrganismi sarebbero più abbondanti nei soggetti con frequenti mal di testa.

Servono ulteriori studi

I ricercatori sottolineano che è ancora troppo presto per parlare di un rapporto causa-effetto. Per questo hanno già pianificato nuovi studi con l’obiettivo di monitorare la dieta dei pazienti con emicrania per andare a valutare il rapporto tra i livelli di ossido nitrico nel sangue e gli attacchi di mal di testa. Se i sospetti dovessero essere confermati, allora si potrebbe pensare a sviluppare un colluttorio probiotico capace di riequilibrare la flora batterica del cavo orale riducendo il rischio di emicrania.

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