Ansia e Stress

Imparare a gestire l’ansia

Attività fisica, buon riposo, alimentazione e tecniche di rilassamento sono le chiavi per convivere con questa emozione

Imparare a gestire l’ansia è il modo giusto per affrontarla. L’ansia è un sistema di difesa dai pericoli composto da tre fenomeni psicofisici differenti:

  1. l’ansia propriamente detta, cioè l’apprensione di chi vorrebbe avere sempre tutto sotto controllo e che vive a fatica le situazioni incerte, con una tendenza al pessimismo;
  2. la paura, cioè la risposta del nostro corpo e della nostra mente di fronte a un pericolo reale, identificabile ed esterno a noi;
  3. il panico, l’allarme che scatta quando c’è un pericolo in noi stessi e nelle nostre funzioni vitali.

Gestire l’ansia: il contesto fa la differenza

Presente nelle giuste dosi e in situazioni appropriate, l’ansia è un alleato prezioso. Pur facendoci star male, aumenta il nostro rendimento, aiutandoci a tirar fuori le risorse più nascoste per superare gli ostacoli. Se, però, è esagerata rispetto al nostro contesto di vita e ambientale, ci paralizza, facendo crollare il nostro rendimento, e sfocia in una vera malattia. Per esempio, non è patologico avere paura di prendere la metropolitana in questo periodo di pandemia. Lo sarebbe stato il temere di ammalarsi gravemente per il solo fatto di usare i mezzi pubblici in epoca precedente al Covid. Il vero problema, infatti, non è avere un momento di ansia, che si supera sempre, ma soffrire di ansia cronica, con un aumento del livello di stress da funzionale a cronico che con il tempo ci esaurisce.

Gruppo San Donato

Quattro mosse per gestire l’ansia

L’ansia patologica è un disturbo che va curato dallo psichiatra, il quale, per un approccio terapeutico idoneo, dovrà individuare con esattezza il tipo:

  1. ansia generalizzata,
  2. panico,
  3. fobia.

Negli altri casi, invece, la gestione dell’ansia è ottimizzabile in tre mosse, che Giorgia Rossi ha intuito.

L’attività fisica

1. Svolgere attività fisica regolarmente, almeno una ventina di minuti tre volte a settimana. Se ci si trova in una fase acuta di ansia ci scarica, ma soprattutto crea un terreno di base di resilienza fisica che ci permette di gestire e sopportare le situazioni di pericolo in maniera migliore. Alcuni studi hanno dimostrato che il corretto funzionamento del corpo ha addirittura un effetto di parziale supporto alle terapie contro i disturbi d’ansia.

Le tecniche di rilassamento

2. Imparare bene una tecnica di rilassamento, come il training autogeno, il rilassamento progressivo di Jacobson o la meditazione. Controllare la respirazione ed essere capaci di rallentarla è un ottimo supporto anti-ansia.

L’importanza del riposo

3. Dormire bene e con regolarità. Curare il sonno non solo aiuta l’umore, ma è fondamentale per l’intero nostro benessere, in quanto riduce i livelli di stress, il gemello dell’ansia.

L’alimentazione

4. Alimentarsi limitando gli alcolici e assumendo Omega-3. Meglio anche evitare di abbuffarsi, come consiglia la conduttrice sportiva, perché l’ansia blocca la digestione.

Giampaolo Perna, professore di psichiatria presso Humanitas University e responsabile del Centro di medicina personalizzata sui disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X di Milano

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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