Imparare a gestire l’ansia è il modo giusto per affrontarla. L’ansia è un sistema di difesa dai pericoli composto da tre fenomeni psicofisici differenti:
- l’ansia propriamente detta, cioè l’apprensione di chi vorrebbe avere sempre tutto sotto controllo e che vive a fatica le situazioni incerte, con una tendenza al pessimismo;
- la paura, cioè la risposta del nostro corpo e della nostra mente di fronte a un pericolo reale, identificabile ed esterno a noi;
- il panico, l’allarme che scatta quando c’è un pericolo in noi stessi e nelle nostre funzioni vitali.
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● Gestire l’ansia: il contesto fa la differenza
Presente nelle giuste dosi e in situazioni appropriate, l’ansia è un alleato prezioso. Pur facendoci star male, aumenta il nostro rendimento, aiutandoci a tirar fuori le risorse più nascoste per superare gli ostacoli. Se, però, è esagerata rispetto al nostro contesto di vita e ambientale, ci paralizza, facendo crollare il nostro rendimento, e sfocia in una vera malattia. Per esempio, non è patologico avere paura di prendere la metropolitana in questo periodo di pandemia. Lo sarebbe stato il temere di ammalarsi gravemente per il solo fatto di usare i mezzi pubblici in epoca precedente al Covid. Il vero problema, infatti, non è avere un momento di ansia, che si supera sempre, ma soffrire di ansia cronica, con un aumento del livello di stress da funzionale a cronico che con il tempo ci esaurisce.
● Quattro mosse per gestire l’ansia
L’ansia patologica è un disturbo che va curato dallo psichiatra, il quale, per un approccio terapeutico idoneo, dovrà individuare con esattezza il tipo:
- ansia generalizzata,
- panico,
- fobia.
Negli altri casi, invece, la gestione dell’ansia è ottimizzabile in tre mosse, che Giorgia Rossi ha intuito.
L’attività fisica
1. Svolgere attività fisica regolarmente, almeno una ventina di minuti tre volte a settimana. Se ci si trova in una fase acuta di ansia ci scarica, ma soprattutto crea un terreno di base di resilienza fisica che ci permette di gestire e sopportare le situazioni di pericolo in maniera migliore. Alcuni studi hanno dimostrato che il corretto funzionamento del corpo ha addirittura un effetto di parziale supporto alle terapie contro i disturbi d’ansia.
Le tecniche di rilassamento
2. Imparare bene una tecnica di rilassamento, come il training autogeno, il rilassamento progressivo di Jacobson o la meditazione. Controllare la respirazione ed essere capaci di rallentarla è un ottimo supporto anti-ansia.
L’importanza del riposo
3. Dormire bene e con regolarità. Curare il sonno non solo aiuta l’umore, ma è fondamentale per l’intero nostro benessere, in quanto riduce i livelli di stress, il gemello dell’ansia.
L’alimentazione
4. Alimentarsi limitando gli alcolici e assumendo Omega-3. Meglio anche evitare di abbuffarsi, come consiglia la conduttrice sportiva, perché l’ansia blocca la digestione.
Giampaolo Perna, professore di psichiatria presso Humanitas University e responsabile del Centro di medicina personalizzata sui disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X di Milano