Invitiamo i signori uomini a risparmiarsi battutine sarcastiche, perché la notizia è serissima e potrebbe avere importanti risvolti in medicina. Sembra infatti che il cervello delle donne cambi regolarmente le proprie dimensioni in risposta agli ormoni durante il ciclo mestruale: non tutto il cervello, si intenda, ma una particolare regione legata alla memoria e alle emozioni, il cosiddetto ippocampo.
Lo hanno scoperto i neuroscienziati dell’Istituto Max Planck per le scienze del cervello e della cognizione umana di Lipsia grazie a uno studio, pubblicato su Scientific Reports, che apre uno scenario inedito e ancora tutto da esplorare riguardo al possibile legame tra questo curioso fenomeno biologico e la vulnerabilità di alcune donne a disturbi come la depressione in particolari periodi della vita, ad esempio dopo il parto e all’inizio della menopausa.
Il condizionale è ancora d’obbligo, perché lo studio è stato condotto su una sola donna, sana, il cui cervello è stato misurato 30 volte nel corso di quattro cicli mestruali.
I risultati delle analisi dimostrano che il volume dell’ippocampo oscilla regolarmente con i valori degli estrogeni: quando gli ormoni salgono, durante il periodo fertile, l’ippocampo aumenta di dimensioni; quando gli ormoni scendono e inizia la mestruazione vera e propria, l’ippocampo si restringe.
La coordinatrice dello studio, la psichiatra Julia Sacher, sottolinea che è ancora troppo presto per speculare sui possibili effetti che queste alterazioni del cervello potrebbero avere sul comportamento e le prestazioni intellettuali delle donne. Qualche indizio sarebbe emerso da precedenti ricerche sui topi di laboratorio, ma che queste conclusioni possano essere applicate anche agli umani è tutto da vedere.
Per il momento è ancora difficile dire se un ippocampo più grande renda le donne più “smart” durante il periodo fertile: potrebbe anche darsi che questa regione cerebrale aumenti di dimensioni soltanto per contrastare gli effetti degli ormoni e mantenere stabile il comportamento e l’umore.
Per risolvere il mistero, i ricercatori intendono condurre nuovi studi su un numero più ampio di donne, incluse quelle affette da disturbo disforico premestruale (PMDD), che ogni mese vivono pesanti sintomi fisici e psicologici.
di Elisa Buson
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