Salute

Come eliminare l’alito cattivo?

Può essere causato da malattie sistemiche o infezioni della bocca, ma spesso la colpa è di una cattiva igiene orale o di errate abitudini alimentari

Chi usa poco – o male – lo spazzolino e segue una dieta squilibrata, ricca di grassi o proteine, può imbattersi nell’alitosi. Un problema che, secondo l’Istituto dell’Alito, interessa circa il 20-30% della popolazione e crea disagio nelle relazioni sociali. Ma non è una condanna: tenere a bada o eliminare l’alito cattivo è possibile.

Perché viene l’alitosi?

Nonostante le cause possano essere molteplici, da gravi malattie sistemiche a infezioni della bocca, in molti casi quella scatenante è proprio una cattiva igiene orale ed errate abitudini alimentari. Modificare alcune di queste ultime può aiutare a prevenire e risolvere momentaneamente il disturbo.

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Gli alimenti che causano l’alito cattivo

Sulla lista nera ci sono alimenti come cipolla, aglio, insaccati, cavoli, broccoli, porri, sardine e condimenti molto grassi. Si tratta per la maggior parte di cibi dalle buone proprietà nutritive, ma ricchi di zolfo che, una volta assorbito dall’organismo, produce sostanze solforate responsabili dell’alito cattivo. Combattere l’effetto dello zolfo è possibile con la stessa alimentazione, perché esistono cibi che contengono sostanze in grado di neutralizzarne i composti.

Gli alimenti che eliminano l’alito cattivo

Tra loro troviamo la frutta cruda, come mele, prugne, kiwi, cachi, mirtilli, erbe come prezzemolo e basilico, oppure verdure, tipo la lattuga. Alcuni studi, infine, hanno dimostrato l’efficacia del tè verde: il merito sarebbe del suo alto contenuto di polifenoli antiossidanti, che fanno bene all’igiene orale e conferiscono a questa bevanda gran parte delle sue virtù positive per l’organismo e per l’alito. 

Cattive abitudini che causano l’alitosi

Tra i comportamenti che possono provocare cattivo odore in bocca anche il digiuno e una cattiva pulizia della lingua, dove si annidano molti batteri responsabili dell’alitosi. Per farlo si utilizzare lo stesso spazzolino (alcuni hanno una parte dedicata) o strumenti appositi (si chiamano pulisci-lingua). Non dimenticare anche filo interdentale o scovolino: tra i denti rimangono spesso incastrati dei residui di cibo, che possono provocare odori sgradevoli.

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