La trombosi venosa profonda (Dtv) è la conseguenza del blocco della circolazione del sangue in una vena profonda, di solito della gamba o del braccio (raramente nelle vene del cervello), causato dalla formazione di un coagulo di sangue (trombo). Se non riconosciuta per tempo, la trombosi venosa profonda può diventare estremamente pericolosa. Parti del trombo, chiamati emboli, possono infatti staccarsi ed essere portate dal flusso sanguineo fino ai polmoni, provocando un’embolia polmonare.
In questo articolo
Quali sono le cause della trombosi venosa profonda?
Il trombo si crea quando il sangue rallenta e l’organismo attiva, per errore, i meccanismi che normalmente servono per la coagulazione per arrestare un’emorragia, per esempio nel caso di una ferita. Si forma così un grumo di sangue.
Ci sono persone più a rischio di altre?
La trombosi colpisce una persona su mille. Sono più a rischio:
- gli anziani,
- i malati di cuore,
- i fumatori,
- chi ha chili di troppo,
- chi ha le vene varicose,
- chi fa uso della pillola anticoncezionale o della terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa,
- le donne in gravidanza e subito dopo il parto.
Quali sono i sintomi della trombosi venosa profonda?
Se la trombosi colpisce gli arti, si possono avere crampo a una gamba, gonfiore o rossore. A volte la trombosi è subdola e i sintomi sono sfumati. Meglio comunque rivolgersi al medico anche se c’è solo il sospetto.
Quali sono le terapie per la trombosi venosa profonda?
La terapia della trombosi venosa profonda prevede l’uso di farmaci che servono a diminuire la capacità di coagulare del sangue, rendendolo quindi più fluido.
- Solitamente si ricorre all’eparina, che si usa per via endovenosa o sottocutanea per alcuni giorni, e gli anticoagulanti orali per tre-sei mesi.
- Talvolta si usano anche i trombolitici, farmaci che servono a sciogliere più in fretta il trombo. Sono farmaci efficaci. Vanno però usati rispettando i tempi e le dosi prescritte dal medico, per evitare conseguenze assai spiacevoli, come un’emorragia o una nuova trombosi. Non curare una trombosi venosa, o curarla male, espone il paziente al rischio di un’embolia polmonare, che si manifesta con dolore al torace accompagnato da mancanza di respiro e tracce di sangue nella saliva.
- Quando si chiude una vena per un trombo, le altre tendono a dilatarsi: nel caso delle gambe le calze elastiche evitano questa situazione e proteggono dalle conseguenze di una trombosi (sindrome post flebitica).
Focus a cura di Lidia Rota Vender, responsabile del Centro Trombosi dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e presidente dell’Alt.