l lavoro alla scrivania coinvolge tutto il corpo. Spalle, collo e schiena sono le parti più colpite dai dolori posturali perché maggiormente coinvolte nel mantenimento della posizione seduta. Ma anche occhi, mani e polsi si danno da fare mentre lavoriamo e perciò devono essere tutelati con l’utilizzo di strumenti e complementi ergonomici adeguati.
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Le mani in prima linea
Recenti indagini hanno stimato che durante il lavoro al computer clicchiamo sul mouse circa 6 volte al secondo, mentre sulla tastiera più o meno dalle 400 alle 600 volte al minuto. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma un’articolazione complessa e delicata come quella della mano e del polso riceve molte sollecitazioni durante queste operazioni. Allo stesso modo, movimenti ripetuti e un carico mal distribuito possono causare dolore e tensioni anche a braccia, spalle e collo. Nei casi più gravi possono persino generare patologie invalidanti come tendinite, sindrome del tunnel carpale o gomito del tennista.
Per diminuire l’incidenza di questi problemi è necessario compiere movimenti fisiologici e lavorare allineati assialmente. Un mouse verticale, ad esempio, evita la torsione delle ossa dell’avambraccio e consente una posizione naturale della mano. Mentre un tappetino per il mouse ergonomico o un supporto per braccia possono attutire le sollecitazioni dovute all’appoggio sul piano e possono anche “allungare” lo spazio di lavoro, contribuendo a mantenere in verticale l’asse testa-collo-spalle.
L’organizzazione dello spazio
Organizzazione fa rima con efficienza, risparmio di tempo, chiarezza mentale e, di conseguenza, maggiore qualità lavorativa. Perciò è importante avere una scrivania o una postazione di lavoro ben disposta. Per farlo ci vengono in aiuto oggetti come la barra multifunzione attrezzata, che permette di avere a portata di mano tutto quello che serve, dal telefono alle penne lasciando ordine sulla scrivania, oppure le canaline raccogli cavi, che invece mettono in sicurezza la postazione e l’hardware del computer. Senza contare lo scampato pericolo di inciampo in fili e prese ingarbugliate.
La posizione del computer
Non appena saliamo in macchina, regoliamo il sedile e gli specchietti in modo da avere una perfetta visuale esterna, un’efficienza totale sui comandi e una postura che consenta di essere vigili e concentrati. Quando ci sediamo alla postazione di lavoro, invece, spesso ci adattiamo alle condizioni esterne, mentre invece dovremmo fare lo stesso assicurandoci che la postura, ma soprattutto gli strumenti che utilizziamo, siano posizionati nel modo migliore per noi.
L’altezza del monitor, ad esempio, è un elemento cruciale: non solo influenza gli occhi, ma anche la muscolatura di collo, spalle e schiena. Se pensi che il tuo schermo sia troppo basso non ricorrere a soluzione raffazzonate, come libri o cuscini per fare spessore, ma affidati a un braccio porta monitor, che garantisce il corretto posizionamento dello schermo, sia in altezza che in profondità, liberando nello stesso tempo spazio sulla scrivania.
Una luce salutare per gli occhi
Poter lavorare costantemente illuminati dalla luce naturale del sole sarebbe un sogno (per l’umore e per gli occhi), ma quando questo non è possibile bisogna trovare un modo efficace per illuminare la stanza. Prima di tutto, la luce dovrebbe essere diffusa e non concentrata, cioè distribuita in maniera uniforme per rendere l’ambiente confortevole. Meglio evitare sia punti luce troppo luminosi, sia illuminazioni troppo poco stimolanti: l’eccessivo contrasto tra luce e buio potrebbe affaticare gli occhi, mentre un’iper uniformità del chiarore potrebbe risultare noiosa e far perdere la concentrazione.
Una postazione di lavoro dinamica, infatti, dovrebbe avere la possibilità di cambiare l’illuminazione in base al compito che stiamo svolgendo. Ma considerando che non è possibile avere tre lampade diverse sulla scrivania, la soluzione ottimale è scegliere una lampada che dia la possibilità di cambiare la temperatura della luce e la sua intensità. La lampada scelta deve essere posizionata al di sopra della postazione di lavoro, avere una luce diffusa ed essere abbastanza ampia da non creare ombre fastidiose.