Se in vacanza ci siamo lasciati andare a un’alimentazione un po’ sregolata, al ritorno dovremo fare i conti non solo con la “depressione” da rientro (Ecco un consiglio per combattere lo stress da rientro) ma anche con l’impietosa sentenza della bilancia.
Mare, montagna, campagna o città d’arte non importa: nella località dove abbiamo soggiornato lasciamo sì un pezzo di cuore ma anche il nostro peso forma. La riprova arriva da uno studio della Cornell University di Ithaca, condotto su tre diverse popolazioni, con l’obiettivo di scoprire se dopo un periodo di ferie si riscontrava effettivamente un aumento di peso nei “vacanzieri”.
I ricercatori hanno preso in esame 1781 statunitensi al rientro dalle vacanze di Natale, 760 tedeschi dopo il periodo pasquale e 383 giapponesi, rincasati dopo alcune festività pubbliche (la cosiddetta “Golden Week” di maggio). Ma come è stato monitorato il peso delle persone coinvolte nell’indagine? Tutti i volontari sono stati dotati di un dispositivo wifi, chiamato “smart scales”, in grado di registrare tutte le variazioni di peso dell’individuo che lo “indossa”, nell’arco di un intero anno.
Dai dati raccolti, pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, è emerso che dopo aver staccato la spina per un lasso di tempo ben preciso, gli americani erano aumentati mediamente dello 0,4%, i tedeschi dello 0,6% e i giapponesi dello 0,3%.
In termini esemplificativi, significa che in base a queste percentuali una persona di circa 75 kg ingrassa dai 300 g ai 700 g. Brian Wansink, autore dello studio, ha commentato i risultati spiegando che l’aumento di peso stimato in queste persone è sicuramente una sottostima dell’aumento reale post-vacanza perché chi ha acquistato questo costoso dispositivo di monitoraggio è più attento e motivato a mantenersi in forma. In condizioni normali, una persona potrebbe ingrassare anche di più.
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