La buona notizia è che anche il vaccino anti Covid Astrazeneca Oxford è in dirittura di arrivo. È una buona notizia per tutta una serie di motivi, il primo dei quali è che l’Italia ne ha già ordinate 60.000.000 di dosi. Sviluppato in collaborazione tra il colosso farmaceutico AstraZeneca e l’Università di Oxford, vede la partecipazione anche dell’azienda italiana Advent del gruppo Irbm la cui sede è a Pomezia, a una trentina di chilometri da Roma.
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Vaccino anti Covid Astrazeneca: in Gran Bretagna potrebbe partire il suo uso già il 4 gennaio
Dopo qualche intoppo, ormai è stata terminata anche la Fase 3 e secondo i ricercatori è efficace al 95 per cento. Così ha spiegato Pascal Soriot, amministratore delegato dell’azienda farmaceutica. La percentuale di successo è quindi del tutto simile a quella del vaccino messo a punto da Pfizer- Biontech, che si è cominciato a inoculare anche nel nostro Paese il 27 dicembre. Il vaccino di Moderna, altra azienda americana, dovrebbe essere approvato dall’Agenzia del Farmaco Europea, l’Ema, dopo la Befana.
Il primo via libera dovrebbe arrivare già giovedì 31 dicembre da parte dell’agenzia del farmaco britannica. La sua distribuzione in Gran Bretagna dovrebbe iniziare già a partire dal 4 gennaio.
Vaccino anti Covid Astrazeneca: quali sono i suoi punti di forza?
Secondo i ricercatori che hanno messo a punto questo vaccino i vantaggi rispetto alle altre due formulazioni – quella di Pfizer Biontech e quella di Moderna – sarebbero diversi. Il primo è che la formula brevettata dall’Università di Oxford è stata sperimentata con successo anche sulle persone che hanno più di 70 anni, che poi rappresentano la porzione di popolazione più a rischio di complicanze importanti da Covid-19. Il vaccino – sempre secondo i ricercatori che lo hanno sviluppato – «è in grado di eliminare al 100% i sintomi gravi di Covid-19, che spesso portano i pazienti a essere ricoverati in terapia intensiva e in rianimazione».
Anche la sua facilità di trasporto e di conservazione rappresentano un importante punto a suo favore. La temperatura ideale di refrigerazione oscilla tra i 2 e gli 8 gradi, in pratica quelli di un normale frigorifero. Il vaccino di Pfizer Biontech richiede una temperatura di quasi -70° centigradi, quello di Moderna intorno ai -20 gradi centigradi. Di conseguenza i costi da sostenere sono decisamente più bassi. Tra l’altro anche il prezzo è decisamente inferiore. La formulazione di AstraZeneca costa 2,8 euro a dose, quasi dieci volte meno rispetto agli altri due vaccini. Questo non solo potrà far risparmiare i bilanci dei Paesi ricchi, ma lo renderà più facilmente accessibile nei Paesi più poveri.
È un vaccino tradizionale
Il vaccino di Oxford è un vaccino classico. Utilizza una versione indebolita di un adenovirus, che è un virus che provoca il comune raffreddore. È modificato in modo da impedire comunque qualsiasi tipo di infezione. Questo virus, che viene usato come vettore, cioè per entrare nelle cellule umane, ha la sequenza genetica della proteina spike del SARS-CoV-2. Questa proteina rappresenta la porta di ingresso nelle cellule del nostro organismo. Questo è sufficiente per stimolare una risposta immunitaria idonea. Gli adenovirus sono usati da decenni per altri vaccini, sono stabili, facilmente producibili. I vaccini di Pfizer Biontech e di Moderna usano invece una tecnica innovativa, che si chiama MrNa o Rna messaggero.