I sintomi di Alzheimer sono diversi e spesso possono essere confusi con altre malattie. La diagnosi di Alzheimer non è semplice ed è sempre opportuno giocare d’anticipo. Il decorso della malattia è lento: uno studio pubblicato sulla rivista Neurology, ha evidenziato la possibilità che i primi segnali di Alzheimer possano essere svelati da test su memoria e capacità cognitive fino a 18 anni prima dell’effettivo esordio della malattia.
La patologia, infatti, si manifesta con lievi problemi di memoria, fino a concludersi con grossi danni ai tessuti cerebrali, ma la rapidità con cui i sintomi si acutizzano varia da persona a persona.
Nel corso della malattia i deficit cognitivi si acuiscono e possono portare il paziente a gravi perdite di memoria, a porre più volte le stesse domande, a perdersi in luoghi familiari, all’incapacità di seguire delle indicazioni precise, ad avere disorientamenti sul tempo, sulle persone e sui luoghi, ma anche a trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e la nutrizione.
Ecco 10 sintomi a cui fare attenzione.
In questo articolo
Sintomi di Alzheimer: la memoria
Perdita di memoria che inizia a compromettere la capacità lavorativa.
Difficoltà nelle attività quotidiane
Difficoltà nelle attività della vita quotidiana: per esempio, preparare un pasto e scordare di averlo fatto.
Alzheimer: i sintomi che coinvolgono il linguaggio
Dimenticare parole semplici o sostituirle con parole improprie.
Disorientamento nel tempo e nello spazio
Smarrire la strada di casa e perdersi.
Diminuzione della capacità di giudizio
Vestirsi in modo inappropriato, indossando per esempio un accappatoio per andare a fare la spesa.
Difficoltà nel pensiero astratto
Difficoltà nel riconoscere i numeri o eseguire calcoli.
Riordinare in modo sbagliato
Per esempio mettere un ferro da stiro nel frigorifero o un orologio nel barattolo dello zucchero.
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Alzheimer: i sintomi che riguardano l’umore
Cambiamenti di umore o di comportamento, particolarmente repentini e senza alcuna ragione apparente. Anche l’ansia è un sintomo importanti: secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The American Journal of Psychiatry le persone anziane che vedono peggiorare i loro sintomi legati all’ansia, sono propensi a sviluppare la malattia di Alzheimer. Questo perché se aumentano i sintomi dell’ansia, crescono nel cervello anche i livelli della proteina beta-amiloide.
Cambiamenti di personalità
Da tranquillo, il malato diventa irascibile, sospettoso o diffidente.
Mancanza d’iniziativa
Perdita progressiva di interesse per le proprie attività.
Rischio Alzheimer: con 4 sintomi consultare un medico
Quando sono visibili almeno quattro di questi campanelli d’allarme è bene confrontarsi con il proprio medico di base. In ogni caso, quando si presentano deficit di memoria, anche lievi, è importante consultare uno specialista per una valutazione. Spesso non basta una solo visita. La malattia infatti ha diverse modalità per manifestarsi ed evolvere nel corso degli anni.
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