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Bambini: 5 falsi miti su asma e sport

L'attività sportiva nei bambini asmatici migliora l'efficienza cardiorespiratoria e previene sovrappeso o obesità che a lungo andare aggravano i sintomi dell'asma stessa

I bambini devono rinunciare allo sport per colpa dell’asma? Niente affatto: i genitori devono accantonare ansie e paure, incentivando i propri figli a iscriversi ai corsi che preferiscono. Quando questa patologia, che secondo i dati della Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica colpisce tra il 5% e il 10% dei più piccoli, viene costantemente monitorata, l’attività sportiva è benefica per la salute, migliorando l’efficienza cardiorespiratoria e prevenendo sovrappeso e obesità.

«Questi ultimi due fattori, da un lato possono aggravare la sintomatologia dell’asma e, dall’altro, possono predisporre all’insorgenza di malattie dell’età adulta, quali diabete, osteoporosi, rischi cardiovascolari e asma stessa» spiega Marzia Duse, Direttore del Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università Sapienza di Roma e Presidente della SIAIP. «Quindi uno stile di vita corretto, che contempli una regolare attività fisica, è importante per tutti i bambini, ma lo è, per questi motivi, ancor di più per quelli asmatici» conclude l’allergologa.

Gruppo San Donato

A sostegno di questa tesi arriva anche una revisione su 75 studi condotti tra il 2000 e il 2014 sulla relazione tra asma, sovrappeso ed effetti dell’attività fisica nell’età evolutiva: dai dati è emerso che in assenza di sport i bambini asmatici sono più portati ad aumentare di peso.

«I bambini asmatici possono praticare la maggior parte degli sport» chiarisce Giancarlo Tancredi, Responsabile del Servizio di Medicina dello Sport all’Università Sapienza di Roma. «In generale sono sconsigliati solo gli sport estremi in cui il bambino o l’adolescente può essere soccorso con difficoltà (parapendio, deltaplano), le immersioni subacquee in profondità e le attività svolte in ambienti fortemente inquinati» continua il medico. Ecco, dunque, i 5 falsi miti sul legame tra asma e sport nei più piccoli.

Con l’asma si può fare solo nuoto: FALSO

Questo è un luogo comune che appartiene al passato. I bambini asmatici possono tranquillamente praticare la maggior parte degli sport (evitando solo quelli estremi che sarebbero di ostacolo in caso di emergenza), anche a livello agonistico. L’importante è che i genitori rispettino accuratamente la terapia prescritta dal medico per tenere sotto controllo la patologia. Un consiglio: non praticare attività sportiva in presenza di sintomi (tosse, sibili, affanno) e durante la crisi d’asma.

Con l’asma niente sport a livello agonistico: FALSO

Un bambino asmatico può praticare attività fisica a livello agonistico previa valutazione funzionale e certificazione del medico dello sport. Basti pensare che soffrono d’asma il nuotatore Mark Spitz (sette medaglie d’oro alle Olimpiadi di Monaco di Baviera nel 1972), e l’atleta etiope Haile Gebrselassie, recordman mondiale per la maratona a Berlino nel 2007 e vincitore di sei medaglie d’oro. L’importante è che prima dell’attività fisica si faccia un adeguato riscaldamento ed è preferibile la respirazione attraverso il naso, perché riduce il contatto con gli allergeni.

Lo sport fa venire l’asma da sforzo: FALSO

L’attività fisica può scatenare l’asma da sforzo (tosse, sibili, affanno, senso di costrizione al torace) e può far pensare ai genitori che il bambino asmatico non debba fare sport. In realtà, questa condizione è un indice di uno scarso controllo dell’asma. Per questi motivi lo sport si può svolgere dopo aver prescritto una corretta terapia per l’asma e l’asma sia sotto controllo. Un consiglio: evitare di praticare attività sportive nelle fasce orarie più calde anche per la presenza di ozono.

Il cloro aggrava l’asma: FALSO

Benché alcuni studi condotti su nuotatori di élite e operatori delle piscine abbiano rilevato che il cloro contenuto nelle piscine può aumentare l’iperreattività bronchiale ed il rischio di asma, una revisione sistematica della letteratura indica che il nuoto è ben tollerato nei bambini e negli adolescenti con asma stabile, migliora la funzionalità respiratoria e la fitness cardiopolmonare.

Gli inalatori sono doping: FALSO

Negli atleti asmatici il salbutamolo somministrato per via inalatoria fino ad un dosaggio giornaliero di 1600 mcg e i corticosteroidi non costituiscono doping. È vietato l’uso degli stessi farmaci per via sistemica o dosaggio elevato (salbutamolo >1600 mcg/die).

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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