In Spagna si discute di congedo mestruale. Sì, avete letto e capito bene: al prossimo Consiglio dei ministri, infatti, verrà presentato un nuovo disegno di legge che, stando a quanto raccontato dal quotidiano El Pais, prevede l’introduzione di un permesso retribuito di tre giorni (che può essere esteso fino a cinque) durante il ciclo mestruale invalidante, definito anche dismenorrea.
«Se una persona ha una malattia con tali sintomi le è concessa un’invalidità temporanea: lo stesso dovrebbe valere per il ciclo mestruale», ha commentato Angela Rodriguez, segretario di Stato per la parità di genere. «Nella legge sono previste anche alcune misure per migliorare la salute delle donne durante il ciclo, come l’obbligo per le scuole di fornire assorbenti. Si punta inoltre a rimuovere l’Iva dal prezzo degli assorbenti, andando incontro alle richieste delle donne spagnole. Stiamo pensando di ampliare il diritto all’aborto, eliminando l’obbligo che prevede l’accompagnamento dei genitori a partire dai 16 anni». Si tratta, tuttavia, di una bozza e la proposta potrebbe subire ulteriori modifiche.
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Dismenorrea: come si manifesta?
La dismenorrea è un disturbo che colpisce molte donne durante il ciclo mestruale. Si manifesta con crampi localizzati nel basso ventre e, a seconda dell’intensità del dolore, per alcune donne può rappresentare solo un fastidio, mentre per altre le fitte possono raggiungere un livello tale da impedire le attività quotidiane. Questi disturbi tendono ad attenuarsi con l’età fino, alcune volte, a scomparire del tutto dopo l’arrivo di una gravidanza. In alcuni casi la dismenorrea è dovuta alla presenza di particolari patologie come l’endometriosi.
Capire se una paziente soffre di dismenorrea è abbastanza semplice perché la presenza dei dolori è il segno più manifesto del disturbo. È comunque consigliato effettuare una visita ginecologica per verificare l’eventuale presenza di infezioni o altre problematiche come l’endometriosi.
Dismenorrea: i rimedi per i forti dolori mestruali
Le cure per la dismenorrea vanno valutate dal ginecologo in base all’età e alle condizioni di salute della singola paziente.
Antidolorifici
L’utilizzo di questi farmaci è di solito il rimedio più efficace. Assunti in maniera regolare all’inizio del ciclo mestruale e nei giorni di maggior intensità, placano in modo considerevole i dolori.
Terapia estroprogestinica
In generale si basa sull’assunzione della pillola anticoncezionale. Di solito viene consigliata per risolvere più problematiche insieme, dalla dismenorrea all’ovaio policistico, in particolare nelle donne che richiedono anche un metodo contraccettivo.
Magnesio
Diverse ricerche hanno evidenziato il ruolo terapeutico del magnesio nei casi di dismenorrea. Questo minerale esercita un’azione antispasmica e rilassante sull’utero, attenuando i dolori addominali. Affinché il magnesio svolga la sua azione curativa è necessario assumerlo attraverso degli integratori, poiché la quantità data dal cibo non è sufficiente. È una cura adatta a tutte le donne e si consiglia l’assunzione già una settimana prima dell’arrivo delle mestruazioni. Anche se è bene non confondere la dismenorrea con la sindrome premestruale (l’insieme dei disturbi che precedono l’arrivo del ciclo, come spossatezza e irritabilità), il magnesio svolge un importante ruolo nella regolazione dell’umore, contribuendo a donare energia e ad appianare il senso di stanchezza.
Osteopatia
Spesso i dolori mestruali possono colpire anche lo scheletro e i muscoli della zona. È qui che lo specialista osteopata può intervenire. Quindi agisce più sul dolore che colpisce la zona che sulla dismenorrea propriamente detta. I miglioramenti arrivano dopo un paio di mesi con un trattamento alla settimana. Poi diventano decisamente più rari.