Il legame tra tumore e attività fisica è noto da tempo, tanto che gli oncologi e i medici di base lo prescrivono all’interno della terapia. I vantaggi non sono solo di prevenzione per le persone sane che fanno sport moderato e regolare, ma anche per i pazienti che sono sottoposti alle cure. A ricordare i benefici dello sport sulla nostra salute è l’Associazione Italiana Oncologi Medici. Ogni anno in Italia ci potrebbero essere mille morti in meno per cancro grazie allo sport.
Sono molti i tipi di tumore che si possono prevenire grazie alla regolare attività fisica. Ad esempio il rischio si abbassa fino al 25% per il tumore dell’endometrio, del 20% per il tumore al colon e del 13% per quello al seno. Anche il rischio di recidive si abbassa quasi di un terzo se si fa attività fisica in modo regolare.
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Tumore e attività fisica: non solo prevenzione, lo sport fa bene anche ai pazienti
“L’esercizio fisico regolare riveste un ruolo fondamentale per i pazienti oncologici, sia per quelli che affrontano un percorso terapeutico (negli stadi iniziali oppure per una malattia avanzata), sia per coloro che hanno completato i trattamenti e sono in follow-up, a distanza di pochi o anche molti anni dal completamento delle terapie”. Massimo Di Maio è Segretario AIOM e Direttore Oncologia dell’Ospedale Mauriziano, Università degli Studi di Torino.
La conferma arriva anche da Giorgia Mangili, responsabile dell’unità di Ginecologia Oncologica IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Tumore e attività fisica: le nuove linee guida dell’American Cancer Society
L’American Cancer Society ha aggiornato le linee guida per la prevenzione del tumore. Tra queste c’è il raddoppio del tempo dedicato all’attività fisica. Occorrerebbe fare 300 minuti di attività fisica moderata, che equivalgono più o meno a una quarantina di minuti al giorno. Se l’attività fisica è intensa il tempo consigliato scende a 150 minuti ogni sette giorni. Naturalmente questi sono consigli generali per tutta la popolazione e queste raccomandazioni devono tenere conto del quadro clinico della persona, della sua età e del suo peso.
Tumore e attività fisica: i consigli pratici dell’AIOM
Programmazione
L’attività fisica va programmata. Bisogna vestirsi in modo adatto, decidere quando si inizia e quando si finisce. Ora ci sono moltissimi personal trainer che fanno le cosiddette live a determinate ore del giorno. Se vogliamo ci sono anche molte lezioni già registrate su YouTube. Si possono anche organizzare sessioni di allenamenti con amici sempre online. Altrimenti usciamo a camminare a passo svelto o a correre. Ma programmiamo, altrimenti salteremo molti allenamenti.
Cosa ci serve?
Questo dipende ovviamente da che attività svolgiamo. Se decidiamo di camminare fuori dobbiamo mettere una tuta e scarpe da ginnastica. Nel caso avessimo un tapis roulant a casa usiamolo anche per le camminare. Si può decidere anche di salire e scendere dalle scale. Se vogliamo fare pesi sarà sufficiente usare dei manubri o come hanno fatto in molti durante il primo confinamento delle bottiglie d’acqua.
Tumore e attività fisica: almeno venti minuti al giorno
La cosa migliore sarebbe allenarsi tutti i giorni per almeno venti minuti. Naturalmente i pazienti oncologici dovranno seguire le indicazioni del medico che li sta curando. In generale, il programma deve essere una combinazione di esercizi aerobici e di resistenza. È importante anche variare gli esercizi.
Troppi i sedentari anche tra chi ha avuto una diagnosi di tumore
I dati parlano chiaro: 4 pazienti ultra 65enni su 10 dichiarano di non fare alcuna attività motoria. Chi ha avuto una diagnosi di tumore fa poca attività fisica, che invece lo aiuterebbe non solo ad alleviare le difficoltà psicologiche, ma anche a rendere più gestibile la cura.