Vi piace passeggiare, coltivare l’orto, pescare o andare in bicicletta nel parco? Allora continuate a seguire la vostra passione anche dopo la pensione. Superati i 65 anni, basta mezz’ora di attività fisica moderata ogni giorno per mettere il cuore in cassaforte, dimezzando il rischio di morte per malattie cardiovascolari. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Oulu, in Finlandia, che hanno presentato i risultati dei loro studi a Roma in occasione del congresso della Società europea di cardiologia (ESC – 27-31 agosto 2016).
«Il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione cardiovascolare è ben determinato nelle persone ancora in età lavorativa, ma sappiamo ancora poco degli effetti sulle persone più mature», spiega la geriatra Riitta Antikainen.
Per fare luce sulla questione, il suo gruppo di ricerca ha analizzato le cartelle cliniche di oltre 2.400 uomini e donne tra i 65 e i 74 anni, arruolati nel progetto di ricerca nazionale FINRISK tra il 1997 e il 2007. Nell’arco di 12 anni il cuore ha tradito più di 500 persone: oltre 400 hanno dovuto affrontare il loro primo problema cardiovascolare, mentre 197 sono decedute.
Mettendo in correlazione le condizioni di salute con l’attività fisica praticata fin dall’inizio dello studio, è emerso che un’attività fisica moderata e costante dimezza la mortalità per cause cardiovascolari e riduce del 31% il rischio di avere un evento acuto. In pratica, è sufficiente spendere poco più di mezz’ora al giorno a passeggio, in bici, a pescare o a fare giardinaggio.
Risultati ancora migliori possono essere ottenuti con un’attività fisica più intensa, capace di ridurre la mortalità cardiovascolare del 66% e il rischio di un evento acuto del 45%. In questo caso servono almeno 3 ore alla settimana di nuoto, corsa, palestra e analoghe attività sportive.
«Il nostro studio dimostra ancora una volta che gli anziani che si mantengono fisicamente attivi corrono un minor rischio di infarto, ictus e morte per problemi cardiovascolari», afferma la geriatra. «L’effetto protettivo di queste attività svolte nel tempo libero è dose-dipendente: in altre parole, più ci si muove e più sono i benefici. L’attività fisica continua ad avere un effetto protettivo anche se si hanno già dei fattori di rischio cardiovascolare, come ad esempio il colesterolo alto».
di Elisa Buson
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Giardini, parchi, vista sul mare: la natura aiuta gli over 65 a dormire meglio
Fare volontariato da anziani ringiovanisce il cervello
Pressione massima a 120 anche per gli anziani
Ictus: si può prevenire nel 90% dei casi. Ecco come