In estate la proliferazione batterica negli alimenti crudi è molto più alta rispetto al periodo invernale. Se volete scongiurare il pericolo di contaminazioni e infezioni alimentari, ricordatevi sempre di tenere divisi i cibi crudi da quelli cotti, sia sul piano di lavoro in cucina, sia nella conservazione in frigo.
«Bisogna sempre pulire il tagliere e lavarsi le mani tra la manipolazione di un cibo cotto e uno crudo – spiega Patrizia Laurenti, professore associato di Igiene degli alimenti all’Università Cattolica di Roma – così come in frigo sarebbe bene conservare gli alimenti crudi in contenitori con coperchio oppure con sopra una pellicola trasparente».
Il motivo? I cibi cotti non contengono più batteri (la maggioranza, infatti, non sopravvive a temperature superiori ai 70 gradi), mentre quelli crudi ne contengono in abbondanza: se si trovano vicini o vengono usati gli stessi utensili o taglieri per lavorarli, potrebbe innescarsi una contaminazione batterica, con conseguenze sulla nostra salute.
Sì, perché dai piatti contaminati possono nascere oltre 200 malattie, avvertono gli esperti, la maggior parte di natura gastrointestinale: colpa dimicrorganismi patogeni, batteri come Salmonella e Shigella o virus dell’epatite A e norovirus, che possono intrufolarsi nel cibo oppure di batteri ‘buoni’ come i Lactobacilli, normali abitanti dell’intestino umano, che proliferano in eccesso per le alte temperature. Sapere come gestirli, però, attraverso norme igieniche e un po’ di attenzione può evitare questi rischi e garantirci piatti sicuri. Ecco tutto ciò che si deve sapere, secondo gli esperti dell’Oms.
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