Un video in cui alcuni bambini del quartiere Tor Bella Monaca di Roma “giocano” con i ratti ha provocato la dura presa di posizione della neo sindaca della capitale Virginia Raggi.
Ma quali sono le malattie che questi roditori possono trasmettere all’uomo? Diciamo subito che i ratti sono una minaccia vera alla nostra salute, soprattutto per i più piccoli e per anziani.
LA LEPTOSPIROSI. È la malattia più frequente. Provocata da batteri appartenenti al genere Leptospira, che possono sopravvivere anche mesi, è nota anche con i nomi di febbre autunnale, febbre itteroemorragica e febbre dei sette giorni. I batteri colpiscono i reni dei ratti. Da qui, attraverso la loro pipì, si diffondono nell’ambiente. Si può contrarre la leptospirosi attraverso un semplice contatto con l’acqua infetta attraverso piccole ferite sulla pelle. L’incubazione della malattia varia dai due ai venti giorni e si manifesta all’improvviso con una febbre molto alta, forti dolori muscolari e articolari e mal di testa. A volte può essere accompagnata anche da difficoltà respiratorie. Solo in casi molto rari c’è il rischio di morte.
LA SALMONELLOSI. È un’altra malattia piuttosto comune e il contagio avviene con l’assunzione di cibi o per contatto di acque contaminate da feci di animali, tra cui i topi, che possono fungere anche da semplici vettori: vivendo in ambienti molto sporchi possono infatti fungere da veicolo dei germi sul proprio mantello e contaminare qualsiasi pozza d’acqua. L’infezione si manifesta con una gastroenterite. Entro 48 ore si manifesta una forte diarrea, accompagnata da febbre, nausea, vomito e forti dolori addominali. Generalmente non serve andare in ospedale, tranne nei casi in cui colpisce bambini e anziani o quando i sintomi sono particolarmente importanti. (Leggi come evitare il rischio salmonellosi)
FEBBRE DA MORSO. Come indica chiaramente il suo nome, questa febbre compare dopo essere stati morsi da un ratto. I batteri che la causano infatti stazionano nel cavo orale e nella faringe dei topi. I sintomi sono febbre, dolori muscolari e articolari e vomito. Serve un’adeguata terapia antibiotica.
INFEZIONI DA RICKETTSIA. In Italia c’è solo la febbre bottonosa tra le malattie causate da microrganismi appartenenti al genere rickettsia. Questa patologia è trasmessa all’uomo dal morso della zecca, che però quando pungono altri animali, possono “trasformarli” in vettori di questa febbre. Oltre all’innalzamento della temperatura corporea, i sintomi sono dolori muscolari e articolari ed esantema.
SCHISTOSOMIASI. Si trasmette principalmente attraverso il contatto della pelle con acqua infetta. Si tratta di un gruppo di malattie parassitarie provocate da trematodi, veri e propri vermi piatti (platelminti) appartenenti al genere Schistosoma. Il verme adulto vive nei plessi venosi di vescica e intestino, deponendo uova capaci di aprirsi un varco nelle pareti di questi organi e mescolarsi a feci ed urine, attraverso le quali vengono espulse all’esterno. Una volta raggiunte le falde idriche, le uova del parassita si schiudono liberando piccole larve che attaccano l’uomo.
TIFO MURINO O ENDEMICO. Chiamato anche tifo urbano della Malesia o tifo da pulci di ratto, per il fatto che viene trasmesso all’uomo proprio dai parassiti che colpiscono i topi. L’incubazione dura in media 10 giorni e si manifesta con brividi causati dalla febbre che permane generalmente per 12 giorni. Le eruzioni cutanee sono del tutto simili a quelle del tifo anche se meno gravi. La mortalità è bassa, ma è pericolosa negli anziani.
LA RABBIA. Come tutti i mammiferi anche i ratti possono trasmettere questa malattia sempre attraverso il morso. Ormai se ne contano pochissimi casi.
LA PESTE. Estremamente rara, anche se non si può parlare di malattia debellata, visto che ogni anno nel mondo vengono colpite tra le 1.000 e le 3.000 persone, soprattutto in Africa e in Asia. In Europa è estremamente rara. La peste bubbonica è sostenuta da un batterio, che alberga e si diffonde all’interno di popolazioni di topi e ratti.
Francesco Bianco
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