Alimenti e farmaci spesso non vanno d’accordo. Alcuni ne aumentano la potenza, come ad esempio l’alcol, altri al contrario ne diminuiscono l’efficacia, altri ancora fanno crescere la possibilità di avere effetti collaterali.
Alcuni sono noti: oltre all’alcol e al caffè possono avere pericolose interazioni con i farmaci ad esempio le banane o le verdure a foglie verdi, che contengono molto potassio che interferisce con alcuni farmaci per chi ha problemi di cuore.
Ce ne sono anche altri assolutamente insospettabili, come il cioccolato. Più volte la scienza ha confermato le sue proprietà antidepressive. Una ricerca della università della California ha dimostrato come mangiare trenta grammi di cioccolato fondente migliori l’umore, grazie all’azione che questo alimento ha sulle endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che stimolano eccitazione e gioia. I benefici del cioccolato vanno aldilà di questo aspetto: fa bene al cuore, al sangue, rende addirittura più giovane il cervello.
Quindi sembrerebbero non esserci ragioni per non mangiarlo, specie se ci sentiamo giù. Ecco: mai farlo però se assumiamo antidepressivi, perché il cioccolato fa alzare la pressione sanguigna se interagisce con gli inibitori delle monoaminossidasi, al centro di molti farmaci per stabilizzare l’umore. In questi casi è meglio evitare anche le bevande al ginseng, perché innescano mal di testa, nervosismo, iperattività e disturbi del sonno.
Trovate altri esempi di interazioni pericolose tra cibi e farmaci nella guida dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e nel manuale redatto dalla FDA (Food and Drug Administration).
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