Una malattia che può colpire quasi ogni parte del nostro corpo, su cui c’è una nuvola di ignoranza che condiziona la vita sociale di chi ne è colpito. È il lupus, cioè una patologia cronica di natura autoimmune: il sistema immunitario produce autoanticorpi (ossia che combattono contro lo stesso organismo che li produce) che, invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, aggrediscono cellule e componenti del corpo stesso, causando infiammazione e danno ai tessuti.
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Diverse forme di lupus
- Lupus eritematoso sistemico (LES): è la forma più comune. “Sistemico” significa che la malattia può colpire diverse parti dell’organismo.
- Lupus eritematoso discoide: colpisce soprattutto la pelle, su cui può apparire un eritema di colore rossastro, in rilievo. Le zone più colpite sono il volto e il cuoio capelluto, ma la malattia può manifestarsi anche in altre parti del corpo. L’eritema può durare per giorni oppure per anni ed essere ricorrente. Una piccola percentuale dei pazienti affetti da lupus discoide spesso si ammala anche di LES.
- Lupus farmaco indotto: è una forma provocata da determinati farmaci. Causa la comparsa di sintomi simili a quelli del lupus, che scompaiono quando si smette di assumere il farmaco.
- Lupus neonatale: è una forma che colpisce i neonati, figli di donne affette dal lupus o da altre malattie del sistema immunitario. Il lupus neonatale è molto raro e quasi tutti i figli delle donne affette dal lupus sono completamente sani.
Cause del lupus
Le cause sono tuttora sconosciute, anche se si pensa che sia frutto di una combinazione di fattori ambientali, ereditari e ormonali.
Sintomi
Il lupus colpisce generalmente tra i 15 e i 45 anni, anche se c’è la forma neonatale. I sintomi, che possono essere lievi o gravi, sono simili ad altre malattie, complicando la diagnosi. Comunque si può manifestare con dolore o gonfiore articolare, eritemi, estrema stanchezza, febbre senza cause specifiche e problemi renali. Possono esserci anche caduta dei capelli, dolore al petto, mal di testa, convulsioni, depressioni, sensibilità alla luce solare, dita delle mani e dei piedi pallide o arrossate per il freddo e per lo stress, vertigini. La malattia si manifesta in modo ciclico: i periodi di malattia sono detti eruzioni, mentre i periodi di scomparsa dei sintomi si chiamano di remissione.
Diagnosi?
È complicato arrivare alla diagnosi, spesso ci vogliono mesi, a volte anni. Non esistono esami specifici. I test che aiutano il medico a comprendere la situazione sono quelli del sangue, dove vengono cercati alcuni anticorpi. Spesso si procede con la biopsia della pelle o dei reni, se questi organi sono colpiti dalla malattia.
Terapie per il lupus
Diciamo subito che non esiste alcuna cura definitiva, anche se le terapie possono tenere sotto controllo i sintomi e la maggior parte delle persone affette può condurre un’esistenza sana ed attiva. I farmaci più usati sono quelli a base di cortisone, come il betametasone, capaci di far regredire velocemente l’infiammazione, ma che hanno diversi effetti collaterali. In molti casi sono somministrati antinfiammatori non steroidei.
Spesso vengono prescritti farmaci antimalarici, che si sono dimostrati efficaci anche nel diminuire la ricorrenza degli attacchi. Se la malattia colpisce i reni o il sistema nervoso centrale può essere usato un farmaco immunosoppressore, che inibisca l’azione del sistema immunitario, bloccando la produzione di determinate cellule immunitarie.