Secondo i LARN (livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e ed energia) stilati dalla Società italiana di nutrizione umana, il regime alimentare più corretto è una dieta composta da 60% di carboidrati, 30% di grassi e 10% di proteine. Parametri che dovrebbero essere tenuti in considerazione anche in caso di dieta dimagrante, invece le varianti a questo modello sono le più disparate.
Dalla dieta del minestrone a quella dell’uva, passando per quella del gelato, tutte riscuotono successo per il semplice fatto che si passa da una fase in cui si mangia di tutto e male a una successiva in cui si pongono delle forti restrizioni eliminando determinanti alimenti e pertanto, in termini di peso, si ottengono risultati. Tra queste diete «miracolose» c’è anche quella iperproteica, composta solo da alimenti aventi un alto contenuto di proteine. Costantino Motzo, responsabile del servizio di dietologia e nutrizione clinica per la donna del Policlinico Universitario di Cagliari (puoi chiedergli un consulto qui) spiega i rischi di una dieta iperproteica.
RISCHI PIU’ ALTI DEI BENEFICI
Un’alimentazione incentrata sull’assunzione di proteine ha successo perché ha un effetto drenante e fa perdere peso velocemente. La quantità e la varietà di cibo consentite in questi regimi rappresentano un ulteriore incentivo. Risultati a cui si aggiungono una maggiore tonicità muscolare e un appagante senso di sazietà. Ma l’obiettivo del dimagrimento non dev’essere raggiunto a ogni costo, trascurando la salute generale.
Le proteine sono macronutrienti di cui l’organismo ha bisogno in quantità limitata, ovvero 0,9 grammi per chilo di peso corporeo: quelle in eccesso, sotto forma di scorie, vengono eliminate attraverso i reni, gli organi che risentono di più di una dieta iperproteica. Inoltre la totale (o quasi) assenza di carboidrati, ovvero di zuccheri, dei quali si nutrono muscoli e neuroni, ha come conseguenze negative debolezza e scarsa concentrazione (leggi qui la testimonianza dell’attrice Serena Rossi)
ERRATO ABOLIRE I GRASSI
I grassi, assieme ai carboidrati, costituiscono la benzina del nostro organismo, ma il più delle volte vengono demonizzati perché considerati corresponsabili dell’aumento di peso. Rappresentano, invece, la riserva di energie, aiutano l’assorbimento delle vitamine A, D, E e di alcuni antiossidanti; inoltre hanno un ruolo importante nella vita delle cellule e nella «costruzione» di molecole vitali, come gli ormoni.
Questo non significa via libera a fritture e a cibi spazzatura, ma a quei grassi, come ad esempio quelli contenuti nel pesce azzurro e nella frutta secca, che fungono da importanti antinfiammatori in difesa dell’organismo.
COME DIMAGRIRE IN SALUTE
Un regime dimagrante, quindi, dev’essere anche salutare e la dieta mediterranea nella sua versione ipocalorica è il metodo più adatto per perdere peso, con risultati duraturi. Ecco alcuni accorgimenti che possono accelerare il dimagrimento.
- Eliminate quasi completamente il sale: bisogna avere un po’ di pazienza, ma quando vi sarete abituati riscoprirete i sapori.
- Mantenete ben idratato il vostro organismo bevendo due litri d’acqua nell’arco della giornata.
- Mangiate la frutta preferibilmente nella prima parte della giornata, magari come spuntino (soprattutto in caso di dieta dimagrante, sono raccomandati tre pasti al giorno più due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio).
- Ricordate: la cena deve essere il pasto più leggero della giornata.
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