Gli anziani sono più sensibili al dolore, perché i processi infiammatori nel loro organismo si sviluppano in maniera più veloce e intensa rispetto ai giovani. E’ quanto dimostra un piccolo studio sperimentale condotto presso l’Università della Florida e pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology.
I ricercatori hanno messo a confronto otto sessantenni e nove ventenni, per studiare la loro risposta agli stimoli dolorosi (come ad esempio l’applicazione di calore al piede o un bagno in acqua gelida).
I risultati indicano che negli anziani le molecole infiammatorie aumentano più rapidamente e permangono nell’organismo più a lungo rispetto ai giovani. Anche le citochine, “pompieri” molecolari deputati allo spegnimento dell’infiammazione, entrano in azione più tardi nei sessantenni che nei ventenni.
I ricercatori avvertono che è ancora troppo presto per tirare delle conclusioni partendo da dati così preliminari, però è lecito ipotizzare che gli anziani siano più predisposti a sviluppare dolore cronico, e per questo potrebbero trarre maggiori benefici dall’assunzione precoce di farmaci antinfiammatori subito dopo infortuni o interventi chirurgici.
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