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Obesità e cattive abitudini: un problema planetario
Il rapporto tra obesità e cattive abitudini è indagato da moltissimo tempo dal mondo medico. Negli ultimi anni il fenomeno ha subito una vera e propria impennata e non solo nel mondo occidentale. Paesi che erano lontanissimi da questi problemi, come ad esempio la Cina, si trovano ora a dover fare i conti con gli scorretti stili di vita del grasso occidente.
«Obesità e sovrappeso sono un problema molto importante per la popolazione italiana. Le persone mangiano male e tendono a essere sedentarie peggiorando il loro stato di salute». Michela Barichella è medico responsabile della struttura di Dietetica e Nutrizione Asst Gaetano Pini-CTO di Milano.
Nel 1975 le persone obese nel mondo erano 105 milioni, oggi sono 641 milioni. In quarant’anni dunque c’è stato un aumento vertiginoso della patologia, tanto da far parlare i ricercatori di “epidemia di obesità”. A essere obesa o in sovrappeso, infatti, è circa il 13% della popolazione mondiale adulta. Cosa si può fare? Come spiega la dottoressa Barichella, è necessario intervenire su alimentazione e stile di vita eliminando le cattive abitudini.
Poco movimento rallenta il metabolismo
Il 43% del campione degli intervistati (in tutto 5.000 italiani) passa 3 o più di 4 ore al giorno davanti alla televisione o ai videogiochi, limitando al minimo l’attività quotidiana in casa. «Il tempo passato davanti a questi dispositivi dovrebbe essere ridotto ai minimi termini. Le persone dovrebbero muoversi, camminare, fare le scale e soprattutto cercare di passare più tempo che possono all’aperto. Stare molto all’interno di spazi chiusi, soprattutto davanti a tv e videogiochi, rallenta il metabolismo basale e porta a mangiare di più».
Per stare in forma, mangiate più frutta e verdura
Nonostante gli italiani siano invidiati in tutto il mondo per la ricchezza di alimenti sani e tradizionali che compongono la loro dieta, molti di loro non mangiano così bene come si pensa.
- Circa il 39% degli intervistati non mangia abbastanza verdure,
- il 27% evita la frutta,
- il 45% non mangia pesce a sufficienza,
- il 65% non inserisce nella sua dieta i cereali integrali.
Perché queste sono considerate cattive abitudini alimentari? «Perché si discostano da quella che è la dieta mediterranea, che dà delle indicazioni precise proprio su questi alimenti». «Ogni giorno bisognerebbe assumere 5 porzioni tra frutta e verdura. Almeno due volte alla settimana sarebbe bene mangiare il pesce. Anche utilizzare i cereali integrali è importante. Permettono infatti di introdurre nella dieta una buona quantità di fibra, che combatte l’insulino-resistenza e dà un senso di sazietà. Un altro dettaglio che emerge dallo studio è che le persone tendenzialmente non leggono le etichette nutrizionali: pratica in realtà molto importante, perché ci dice ciò che mangiamo e ciò che introduciamo nella nostra dieta».
Obesità e cattive abitudini: saltare la colazione è sbagliato
La colazione è il pasto più importante della giornata. Anche se a saperlo siamo in tanti, non proprio tutti seguono il consiglio e secondo i dati della ricerca, il 10% del campione salta la prima colazione. «Questa è un’altra cattiva abitudine, perché il corpo per funzionare ha bisogno di energia e assumere una fonte energetica al mattino prima di affrontare la giornata lavorativa è fondamentale. Quasi tutti gli studi scientifici dicono che oltre a scegliere la quantità e la qualità dell’energia introdotta nel nostro corpo, dobbiamo anche distribuirla nell’arco della giornata. Quello che si consiglia di fare è assumere tre pasti quotidiani (colazione, pranzo e cena); i bambini, ai tre pasti principali, è bene aggiungano uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio».
Mangiare davanti alla tv fa male
Abitudine spiccatamente americana, quella di mangiare davanti alla televisione è un’usanza che ha contagiato anche gli italiani. A preferire il divano o la poltrona al tavolo della cucina o della sala da pranzo è circa il 20% del campione di intervistati. Perché è una cattiva abitudine? «Prima di tutto perché non ci concentriamo su quello che mangiamo e perché davanti alla televisione tendiamo a mangiare alimenti ad alto valore calorico. Lo dimostra concretamente il fatto che quando si va al cinema si mangiano pop corn o patatine, tutti cibi grassi e calorici, spesso accompagnati da bibite gassate decisamente zuccherate. Normalmente il pasto andrebbe consumato in compagnia e con una posizione corretta a tavola».
Con aperitivi frequenti “garanzia” di chili in più
Negli ultimi anni l’aperitivo si è diffuso in tutti i bar italiani e con la sua offerta di cocktail, birra o vino accompagnati da un lauto buffet attira con frequenza grandi e giovani. Il 25% degli intervistati ammette di cadere spesso in questa tentazione, ma quanto fa male? «L’aperitivo diventa una cattiva abitudine proprio se fatto frequentemente. L’happy hour, così come i dolci e le bevande alcoliche, dovrebbe essere fatto con moderazione e occasionalmente». «Quando facciamo l’aperitivo ingeriamo cibi senza controllo, sbilanciamo la normale distribuzione dei pasti nell’arco della giornata e soprattutto non variamo alimenti. Una dieta mediterranea è calibrata sul fatto che bisogna mangiare una giusta quantità di secondi (carne, pesce e formaggio). Se noi sostituiamo con frequenza gli aperitivi ai pasti, mangiamo eccessivamente alimenti elaborati e calorici, allontanandoci da quelle che sono le buone e sane abitudini alimentari».
Obesità e cattive abitudini: attenzione agli alcolici, sono ricchi di calorie
Per la felicità del 40% del campione, che dichiara di fare uso di bevande alcoliche (soprattutto vino) nella dieta mediterranea gli alcolici sono contemplati. «Normalmente – spiega la dottoressa Barichella – si calcola un bicchiere di vino a pasto. Il vero problema sono i superalcolici: oggi sempre più giovani assumono bevande superalcoliche lontano dai pasti e questo non va bene».
Per perdere peso servono pazienza e costanza
Seguire con costanza una dieta non è facile per nessuno, ancora meno per chi soffre di obesità e sovrappeso. Come spiega l’esperta «quello che normalmente capita nella pratica quotidiana è che i pazienti fanno fatica ad aderire a una dieta, quindi a protrarre nel tempo corrette abitudini alimentari». Perché questo accade? «Tante persone sanno cosa devono fare, ma molte si discostano dal farlo. Il motivo principale è che abbiamo una vita che non ci permette di avere gli spazi adeguati, quindi spesso saltiamo i pasti, lavoriamo e non abbiamo il tempo di fare la spesa e dedicarci alla nostra alimentazione in modo corretto».
Obesità e cattive abitudini: i 10 consigli pratici
Alla luce dei dati emersi dalla ricerca, gli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano hanno stilato un decalogo di buone abitudini alimentari (e non) da seguire ogni giorno per perseguire uno stile di vita sano:
- Raggiungere i 10.000 passi al giorno
- Bere più di 1,5 litri di acqua al giorno (almeno 8 bicchieri)
- Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno (dalla teoria alla pratica: ecco in cosa consistono)
- Introdurre alimenti integrali
- Limitare i grassi animali e preferire l’olio di oliva
- Assumere il pesce almeno due volte alla settimana
- Una o due porzioni di latticini al giorno (latte/yogurt)
- Utilizzare almeno due volte alla settimana i legumi come fonte proteica
- Limitare il sale aggiunto
- Pesarsi regolarmente.
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