Come spesso si afferma: molti proverbi hanno un fondo di verità. Ne sono convinti anche i cardiologi dell’Università di Oxford che nel corso del congresso annuale della Società Europea di Cardiologia, in questi giorni a Barcellona, hanno confermato che il consumo quotidiano di frutta taglia il rischio di malattia cardiovascolare dal 25 al 40 per cento.
I risultati, presentati all’attenzione di colleghi e stampa, sono stati raccolti in uno studio condotto in Cina, su un campione di oltre 450 mila partecipanti provenienti da aree urbane o rurali, consumatori abituali o meno di frutta non sottoposti ad alcuna terapia anti-ipertensiva. «Abbiamo osservato che mangiare frutta fresca può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, incluse l’ischemia e l’ictus emorragico e che questo effetto aumenta proporzionalmente alla quantità consumata. Ciò suggerisce che mangiare più frutta comporta maggiori benefici di mangiarne poca o per niente», ha spiegato Huaidong Du, coordinatrice dello studio. L’ideale, per la salute del cuore, si legge nello studio, sarebbe consumare tutti i giorni almeno una porzione e mezza di frutta, pari a 150 grammi.
I ricercatori hanno inoltre rilevato che nei consumatori abituali di frutta la pressione sanguigna si mantiene a livelli significativamente più bassi: la classica mela al giorno, quindi, potrebbe essere un valido consiglio per chi soffre o è a maggiore rischio di ipertensione.