Arrabbiarsi può fare bene, ma solo nella giusta misura. «La frustrazione e l’ira trattenute a lungo, oltre a generare rancore, possono facilitare l’insorgenza di malattie con una forte componente psicosomatica» spiega Alberto Vito, responsabile dell’unità di psicologia degli Ospedali dei Colli di Napoli.
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Come gestire la rabbia
Ci sono diversi modi per imparare a controllare i nostri scatti di ira. Ognuno deve cercare di trovare il modo più vicino alle proprie attitudini.
Contare fino a dieci resta il consiglio principe, perché oltre che permetterci di respirare, aiuta a spostare l’attenzione su un’altra azione.
La respirazione
La respirazione poi è fondamentale: se senti che sta per arrivare un attacco di rabbia conta fino a tre quando ispiri, trattieni l’aria per tre secondi e conta nuovamente fino a tre quando espiri. Fallo fino a quando non senti che ti stai calmando.
A volte una caramella può servire
Mangia una caramella: un dolcetto o anche una bevanda zuccherata di aiutano a mantenere la calma. Questo perché lo zucchero fornisce ai neuroni l’immediato rifornimento d’energia per far fronte al sovraccarico di impulsi. Questo nell’immediato.
L’attività fisica
Se ti capita spesso di avere attacchi di ira è importante praticare attività fisica: le endorfine generate grazie all’esercizio fisico aiutano a smaltire le energie negative accumulate in momenti di stress. Bastano comunque trenta minuti di camminata a passo veloce. Può essere utile anche parlarne con gli altri, per avere un’osservazione esterna.
Come gestire la rabbia, quando diventa un problema vero
Ci sono però momenti nella vita di ognuno di noi o caratteri per cui gestire la rabbia da soli può diventare praticamente impossibile. In questi casi rivolgersi a un professionista può rappresentare la scelta giusta. Ci sono alcuni psicologi che riescono a migliorare la nostra capacità di gestione della rabbia anche in poche sedute. In genere si tratta di sedute di psicoterapia comportamentale.
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