Una sorta di Forrest Gump in gonnella: è così che amo definirmi scherzosamente. Perché ogni volta che posso, dovunque io sia, non perdo occasione per indossare le mie scarpette ginniche e andare a farmi una bella corsa. Mi ritempra nel corpo e nello spirito. E quindi mi fa stare bene. Meglio di quanto potrei ottenere con qualunque altro rimedio.
Sarà che ho iniziato a correre fin da bambina. A Brescia, la mia città, ogni domenica partecipavo alle gare di corsa campestre sui mille metri. Me la cavavo egregiamente e soprattutto mi divertivo un sacco. Ho iniziato a prendere parte alle gare prima locali, poi regionali e nazionali, organizzate dalla mia scuola insieme col Coni, il Comitato olimpico nazionale, specializzandomi nei 400 e 800 metri. Mi allenavo ogni giorno in funzione della competizione domenicale: era diventata una vera passione. Ma poi è subentrato il lavoro. Appena terminate le scuole superiori ho iniziato a fare la modella, il che mi obbligava a viaggiare molto spesso per partecipare ai casting o realizzare servizi fotografici. Emozionante, sì, ma anche un pochino destabilizzante per una ragazzina appena maggiorenne che improvvisamente si ritrovava, praticamente da sola, una settimana in Australia e un’altra in America. Tanto più che non amavo partecipare ai party e alle varie occasioni mondane che mi venivano offerte.
E così, per sconfiggere i momenti di malinconia che mi assalivano quando ero sola, ho ricominciato a correre. Infilavo le mie inseparabili scarpette e mi dirigevo ovunque: intorno all’isolato, nei parchi, sulla spiaggia. Andavo alla scoperta del nuovo ambiente, sentendolo ogni giorno sempre più familiare, e al tempo stesso sprigionavo endorfine e scaricavo tensioni e malumori. Inconsciamente ritrovavo la mia dimensione. E tornavo a casa euforica, pervasa da una stanchezza sana e gratificante. Insomma, correre era il mio antidepressivo e il mio antistress (leggi qui quali sono i meccanismi alla base del benefici psicofisici della corsa).
Forte di questa scoperta, col tempo sono diventata sempre più sportiva. Adesso quasi non passa giorno senza che io vada un’oretta in palestra, che faccia lunghe corse all’aperto o che pedali per qualche decina di chilometri sulla cyclette. Ne ho perfino comprata una pieghevole e portatile, che carico in auto ogni volta che mi sposto per lavoro per averla sempre a disposizione. Tra l’altro, pedalare mi aiuta anche a migliorare la capacità polmonare, che per la mia attività di cantante è fondamentale. Per non parlare dei tanti altri benefici fisici: i miei muscoli sono diventati robusti ed elastici, la mia schiena riesce a mantenersi eretta anche sotto il peso di borse e borsoni che, come ogni donna, mi porto sempre addosso.
Ma, soprattutto, lo sport continua ad aiutarmi in ogni momento difficile della mia vita, come una sorta di miracolosa medicina naturale. Se sono stressata o sofferente, perfino se devo prendere una decisione importante e non so vederci chiaro, dopo una bella corsa riesco a rimettere le cose nella giusta prospettiva e a ritrovare il mio equilibrio.
Il running mi ha anche insegnato a non mollare mai nella vita, sapendo accettare sconfitte e delusioni. Un bel cambiamento rispetto a quando, nelle mie gare di bambina, inventavo improvvisi dolori a caviglie e ginocchia per ritirarmi non appena capivo che non mi sarei classificata tra le prime! Ho capito che una buona attività fisica stimola e fa emergere tutta l’energia che ognuno di noi possiede dentro di sé. E in fondo è proprio questo il segreto per mantenersi in forma: essere in armonia con se stessi. E poiché mente e corpo sono strettamente correlati, sport e alimentazione sana possono veramente fare miracoli. Personalmente, infatti, non seguo nessuna dieta particolare, ma ho un regime alimentare tipicamente mediterraneo, che comprende poca carne e tanti legumi. E che comunque non mi impedisce di concedermi dolci e gelati, i miei unici peccati di gola. Tanto poi li smaltisco correndo. Perché, diciamoci la verità: anche potersi guardare allo specchio con soddisfazione non guasta, no?
Luisa Corna
di Grazia Garlando, tratto da OK Salute e benessere dicembre 2015
POSSONO INTERESSARTI ANCHE
Sport e esercizio fisico: i benefici per la mente
Quando il nostro corpo non ci piace
Imbarazzo e dolore: così il seno frena le adolescenti nello sport
Sportivi da piccoli, più bravi a scuola da grandi