Mia moglie Rita ha avuto di recente una brutta esperienza. Le è stato diagnosticato un cancro al seno e io sono rimasto molto colpito dai suoi nervi saldi, dal suo coraggio. Se avessero scoperto un tumore a me, sarei morto di crepacuore. Invece lei ha affrontato il problema parlandone apertamente e ha pure avuto la forza di prendere la palla al balzo sfruttando l’occasione per aiutare altre donne.
Una decisione tutta sua, quella di non chiudersi in se stessa soffrendo in silenzio. Molte persone, quando si trovano a dover affrontare un tumore, o un’altra malattia grave, tendono a mollare tutto, a concentrarsi sulla loro salute. Rita no. E da subito, vedendomi disperato, mi ha preso da parte e mi ha detto: «Allora, noi siamo fortunati perché abbiamo accesso al miglior sistema sanitario del mondo, possiamo contare su strumenti diagnostici all’avanguardia: sappiamo quanto una diagnosi precoce oggi significhi, con buone strutture ospedaliere e terapeutiche, la quasi certezza di guarigione. Ebbene, io ho il cancro al seno come altre milioni di donne, e voglio guarire insieme con loro. Voglio assicurarmi che le cure cui io ho accesso siano a disposizione di chiunque». Insomma, la sua malattia è diventata una sorta di piattaforma politica. Che meraviglia, le donne.
ATTENZIONE AI FALSI GURU
Se ripenso a un anno fa, quando come un fulmine a ciel sereno si è abbattuta questa disgrazia nella nostra esistenza… Lo scorso Natale è stato il più cupo della nostra vita. E poi, tutto quello che abbiamo passato in questi 12 mesi, mentre Rita si curava e scoperchiava un mondo fatto di ingiustizie, false promesse, gente senza scrupoli. Sì, perché qualcuno, quando viene a sapere che tu hai una malattia grave, in special modo il cancro, cerca di estorcerti denaro quanto più possibile, a te o alle tue compagnie di assicurazioni. Sedicenti guru della medicina che spingono per proporti procedure che potrebbero anche avere un livello di credibilità scientifica, ma che spesso sono assolutamente inefficaci. Altri, poi, sono degli autentici ciarlatani capaci di venderti qualsiasi cosa pur di sfilarti qualche dollaro. E questo accresce la difficoltà di affrontare un tumore.
Ecco, Rita ha voluto parlarne in pubblico. Ha detto: «Scegliete bene le strutture ospedaliere e i medici. Stabilite un rapporto di fiducia con i vostri dottori. Non fidatevi di Internet: uno va su Google e trova subito il guaritore in Brasile o la clinica in Bolivia che promette cure miracolose. E invece non è vero nulla».
È incredibile la quantità di falsa informazione che c’è in giro, soprattutto sui social media. Mia moglie sta meglio, aspettiamo che venga dichiarata guarita, ma so che lei non smetterà di ripetere quanto sia importante diffidare di certe cure alternative «miracolose». E io non smetterò di ammirare il suo coraggio.
Tom Hanks
Testimonianza raccolta da Silvia Bizio per OK Salute e benessere dicembre 2015
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