«Cioccolata, salatini, noccioline, biscotti, patatine: da ragazza ne andavo matta, ma poi il mio corpo si è ribellato», racconta Cristiana Capotondi. «La gastrite era in agguato, mi sono data una regolata».
Ecco la confessione dell’attrice a OK.
«Da ragazzina mi rimpinzavo di merendine, patatine e pasticci vari che alla lunga mi facevano venire brufoli e mal di stomaco. I medici lo definirebbero disordine alimentare.
Ricordo che, con mia sorella Chiara, poco più piccola di me, ogni tanto ci sfidavamo a chi faceva la merenda più abbondante e più veloce, mescolando insieme cioccolata, biscotti, salatini, noccioline e tutti i pastrocchi che potevamo recuperare. Il tipico atteggiamento di chi si sente già grande e, nonostante i moniti dei genitori, vuole dimostrare la propria indipendenza. Anche se solo quella, appunto, del disordine alimentare.
Poi, crescendo, abbiamo capito entrambe quanto fosse stupido e dannoso, e ovviamente siamo rinsavite. Anche perché io cominciavo a sentire piccoli crampi allo stomaco nei momenti di maggiore tensione nervosa, e ho capito che il mio corpo mi mandava dei messaggi, una richiesta di attenzione e di rispetto.
La gastrite era in agguato prima di un’interrogazione, ai primi appuntamenti amorosi, ai primi provini come attrice, e questa debolezza non mi piaceva. Così sono diventata attenta e rigorosa, ho dedotto che per stare bene bisogna darsi delle regole, e saggiamente mi ci sono attenuta».
Cristiana Capotondi (tratto dal testo raccolto per OK La salute prima tutto di aprile 2007)
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