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Le immagini della Tac diventano t-shirt, foto e stampe per aiutare la ricerca

Oggetti della vita quotidiana, come cellulari, fiori, arachidi e pile, come non li avete mai visti prima

Chi l’ha detto che la Tac serve solo a diagnosticare malattie? La macchina per la tomografia computerizzata ci può regalare immagini inedite di oggetti quotidiani, mostrandoceli come non li abbiamo mai visti prima. L’idea è venuta a un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, che hanno deciso di aprire un sito online dove è possibile acquistare queste immagini e farle riprodurre su foto, stampe e t-shirt: i fondi raccolti saranno destinati alla ricerca in campo medico.

«Sappiamo tutti che la ricerca scientifica in Italia è sottofinanziata e per questo motivo è difficile avviare nuovi progetti o far partire collaborazioni internazionali», spiega Giacomo Bellani, professore associato di anestesiologia e responsabile del progetto. «Noi – prosegue – abbiamo pensato di affrontare questo ostacolo con un’ottica positiva e propositiva: usare idee, capacità e strumenti che abbiamo già a disposizione per sostenerci e creare nuove opportunità».

Gruppo San Donato

Per questo i ricercatori della Bicocca hanno pensato di accendere la loro macchina per tomografia computerizzata MicroCT Skyscan 1176 e usarla per creare immagini spettacolari di oggetti comuni, che sono finiti al posto dei pazienti. Il processo di creazione delle immagini parte da un oggetto reale, che viene inserito nella micro tomografia computerizzata: la macchina emette raggi X e misura la densità dell’oggetto. Attraverso un processo matematico, vengono realizzate immagini virtuali di “sezioni” dell’oggetto. Per ogni Tac servono dai 15 ai 60 minuti: successivamente ricercatori e grafici lavorano ogni singola immagine fino ad ottenere effetti cromatici, foto 3D e video. Al di là delle foto già scansionate e caricate all’interno della banca dati, è possibile richiedere la scansione di qualsiasi oggetto.

Ma chi sono i potenziali clienti del sito Inimage? «Tra i soggetti interessati alle immagini – spiega Bellani – ci sono giornalisti in cerca di immagini particolari per un servizio, grafici, arredatori d’interni, le immagini data l’alta risoluzione possono essere stampate in grandi dimensioni e anche case editrici dato che le immagini si prestano bene a scopi didattici».

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