Un nuovo studio della Washington University School of Medicine mostra come la chirurgia applicata per l’epilessia migliora la capacità di controllo delle crisi. Al termine della ricerca, estesa su un arco temporale di 26 anni, i ricercatori hanno infatti rilevato una netta riduzione delle convulsioni – eliminate nel 48% dei pazienti – insieme a un considerevole aumento della qualità di vita.
I risultati di questo studio sono ora disponibili su Epilepsia rivista della International League Against Epilepsy (ILAE). Si tratta di una ricerca importante se si considera che, secondo un rapporto del 2001 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), più di 50 milioni di individui nel mondo soffrono di convulsioni causate da epilessia. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti monitorando la vita di 361 pazienti sottoposti a chirurgia dell’epilessia tra il 1967 e il 1990: l’80% ha riportato un miglioramento della qualità della vita complessiva rispetto agli standard pre-operatori. Precedenti studi hanno dimostrato anche che oltre il 30% dei pazienti risulta refrattario alla terapia farmacologica.
«Nei casi in cui la terapia medica non riesce a controllare le crisi, la chirurgia dell’epilessia è un’opzione di trattamento sicura ed efficace», spiega Matthew Smyth autore dell’indagine e studioso della Washington University School of Medicine «nonostante il successo della chirurgia rispetto ai farmaci, il ricorso agli interventi resta sottoutilizzato».
Fonte Agi
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