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I malanni da aria condizionata

Non solo notti insonni, inappetenza e disidratazione. La recente ondata di calore che ha colpito il Belpaese ha regalato a 10-15mila italiani tosse, mal di gola, naso chiuso e congestioni.

«Tutta una serie di malanni legati all’eccesso di aria condizionata accesa in negozi, uffici e abitazioni per cercare di sfuggire alla morsa dell’afa». Parola di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, che punta il dito in particolare sugli «sbalzi termici, che aprono la strada ad adenovirus, rinovirus e coronavirus, i microrganismi cugini dell’influenza».

Per non parlare dell’effetto meccanico legato alla disidratazione delle prime vie aeree. «La buona notizia è che si tratta di fastidi che di solito non sono accompagnati da febbre, e finiscono per risolversi spontaneamente in pochi giorni. La ricerca del fresco a tutti i costi può regalare anche una congestione, specie se si entra in un locale dove la temperatura è molto bassa subito dopo aver mangiato: il colpo di freddo blocca la peristalsi. Ma attenzione, in questo periodo – dice Pregliasco – c’è in giro anche un enterovirus, che regala mal di pancia e disturbi intestinali».

Gruppo San Donato

Per difendersi dai malanni da aria condizionata, il virologo invita a non regolare la temperatura a livelli polari: «Di giorno, e anche di notte, è bene non esagerare, per non costringere l’organismo a subire ripetuti sbalzi termici. l suggerimento in particolare per la notte è quello di non scendere sotto i 24-25 gradi – conclude – evitando così un’eccessiva differenza con l’esterno».

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